Rafael Leao non vive un momento brillante, anzi, è uno dei più discussi in casa Milan soprattutto dopo gli ultimi due pareggi.
Carenza di gol, una fase offensiva che non convince. Anche Stefano Pioli ieri sera ha ammesso le difficoltà del suo Milan a trovare la rete con facilità.
I due recenti 0-0 ottenuti contro Bologna e Torino rallentano la corsa Scudetto del Milan e soprattutto mettono in evidenza i problemi degli avanti rossoneri. Uno dei più criticati in tal senso è a sorpresa Rafael Leao. L’attaccante che più di tutti, almeno fino a qualche settimana fa, dava l’idea di poter dare una sterzata alla fase offensiva.
Il classe ’99 non segna dal 25 febbraio contro l’Udinese. Poi troppe prestazioni sonnolente, neanche d’aiuto ai propri compagni. Un calo che purtroppo non è una novità: il maggiore difetto di Leao da quando è al Milan è sempre stato quello di non saper utilizzare con continuità e prontezza le sue straordinarie capacità tecnico-atletiche.
I tifosi del Milan puntano il dito contro Leao dopo la scialba prestazione di ieri contro il Torino. A sua discolpa il fatto che debba giocare sempre senza poter tirare il fiato, visto che l’alternativa diretta Ante Rebic è attualmente ai box per infortunio.
Ma oltre alle consuete e comprensibili critiche della tifoseria, sono giunte anche esimie dichiarazioni da parte di alcuni giornalisti. Come Carlo Pellegatti, cronista tifosissimo del Milan, che ai microfoni di Tutti Convocati non ha utilizzato mezze misure.
Leao è l’unico che da un mese a questa parte non fa nulla, è quasi impalpabile. Lo abbiamo sempre elogiato, ma stavolta dobbiamo essere severi con lui: sono settimane che non aiuta il Milan
Anche un giornalista d’esperienza e super-partes come Mario Sconcerti ha utilizzato termini forti su Leao. L’ex dirigente della Fiorentina ha parlato a Calciomercato.com di un giocatore troppo di facciata e poco leader in campo.
Il Milan si appoggia a Leao, ma lui è solo un fantastico mezzo giocatore. Lo dicono i numeri: ha segnato quanto Dybala e la metà dei gol di Simeone. Ma nessuno al mondo farebbe lo scambio alla pari tra Leao e il Cholito. Ai rossoneri manca una guida, di certo non può essere Leao, che non ha l’atteggiamento da leader
Insomma critiche più o meno severe per il 23enne portoghese, che se vuole rispondere deve tornare quello di qualche mese fa. Il Milan potrà ancora avere chiare chance di titolo solo se i suoi migliori giocatori, tra cui Leao, daranno il massimo fino al 22 maggio.