Le parole dell’ex attaccante rossonero, Maxi Lopez, rilasciate al quotidiano italiano La Gazzetta dello Sport. Ha parlato anche di Ibra
In un momento storico in cui il Milan è alla ricerca di un nuovo attaccante per la stagione che verrà, è tornato a parlare un ex attaccante che la maglia rossonera l’ha già vestita. La sua esperienza col diavolo non è stata delle migliori, ma in qualche modo ha segnato per sempre la sua carriera oltre che la sua vita.
Maxi Lopez ha sempre sognato di vestire la maglia del Milan e ci è riuscito nella stagione 2011/2012. E’ stato compagno di Ibrahimovic e ha sfiorato la vittoria dello Scudetto con Allegri in panchina. Per il Milan sarebbe stato il secondo campionato vinto consecutivamente, ma l’impresa non riuscì.
L’argentino però è anche ex del Torino, ed è tornato a parlare proprio qualche giorno prima della sfida tra granata e rossoneri, un match molto importante soprattutto per la squadra di Stefano Pioli impegnata nella volata finale di questo campionato. Maxi ha ricordato il suo approdo al Milan, che non fu proprio dei più “semplici”: “Avevo firmato con i rossoneri, ma la situazione rimase in stand by per qualche giorno”. Il motivo è molto semplice: nonostante Lopez avesse già firmato, il Milan stava cercando di prendere comunque Carlos Tevez, ma senza riuscirci. “Non potevo tornare né a Catania né potevo andare in Premier League dove avevo altre richieste. Alla fine tutto si sbloccò e arrivai finalmente a Milanello. Ripensandoci, fu anche una cosa divertente“.
L’amore per il Milan: “Un’altra società mi offrì un contratto di 4 anni ma dissi no perché quello che volevo era solo approdare in rossonero. Volevo rimanerci a lungo, poi però a giugno del 2012 Catania e Milan non trovarono l’intesa e fui costretto a tornarmene in Sicilia. Questo è il mio più grande rimpianto”.
Il Milan di adesso, Ibrahimovic. Il pensiero di Maxi Lopez: “Con Pioli la squadra ha una identità ben precisa, ecco perché è tornata a lottare ai vertici della classifica. Ha trovato l’allenatore giusto. C’è un progetto tattico ben definito, credo che il 4-2-3-1 sia il modulo migliore per i giocatori che il tecnico ha a disposizione. Ci sono due fattori fondamentali: un allenatore che ha allenato soprattutto l’autostima dei giocatori e una società ben solida che gli ha dato fiducia. La squadra in cui ho giocato io era fantastica, eravamo una famiglia. Ibra? Era lo stesso di oggi, a volte abbiamo anche giocato insieme titolari. Per me dovrebbe continuare a giocare fino a 50 anni, ha il fisico per poterlo fare. Sarà lui a decidere in base a cosa gli dirà il suo corpo. Resta il fatto che se il Milan è tornato a far paura è anche grazie a lui. Giroud? Grande esperienza per i più giovani, e poi ha sfatato il tabù della numero 9… Su Leao dico solo che è fortissimo, ma deve trovare più costanza e continuità”.
L’ultimo commento Maxi Lopez lo fa su Belotti: “Leggo che il Milan è un’opzione concreta per lui. Penso sia la soluzione giusta per entrambe le parti…”.