Da ormai diverso tempo il trequartista spagnolo non riesce ad incidere. Il suo riscatto dal Real Madrid non è così scontato
Quando il Milan incontra a San Siro squadre che si chiudono a riccio nella propria metà campo, che pensano soltanto a non prendere gol, fa una fatica immane a vincere la partita. Subentra il nervosismo, ed è stato così anche ieri sera contro il Bologna. Risultato? 0-0 e vetta della classifica non più al sicuro.
Una scena già vista e rivista in questo campionato. Troppe occasioni non sfruttate, troppa frenesia davanti alla porta. Un turno di campionato che, sulla carta, sarebbe dovuto essere favorevole ai rossoneri e che invece permette a Napoli e Inter di avanzare minacciosamente verso il primo posto ancora occupato dalla squadra di Stefano Pioli. Ma ora la distanza è notevolmente ridotta. Meno uno dei campani di Luciano Spalletti, meno quattro ma partita in meno per i nerazzurri di Inzaghi.
E questi ultimi hanno ancora una partita da recuperare, proprio contro il Bologna al Dall’Ara. A sette giornate dal termine, questo campionato è più aperto che mai. Da qui alla fine la spunterà chi riuscirà a sbagliare di meno. Il calendario non è più così tanto positivo per il Milan, a partire dalla prossima gara in trasferta con il Torino. La squadra di Juric (che ieri era presente in tribuna a San Siro) è riuscita a fermare all’Olimpico Grande Torino anche l’Inter sull’1-1 ed era in vantaggio fino al novantaduesimo minuto.
Il Milan ha un problema: si chiama Brahim Diaz
Nel match giocato ieri sera allo stadio Giuseppe Meazza, diciamocelo chiaramente, è mancato soltanto il gol. Ne abbiamo già parlato nell’immediato post partita: 33 conclusioni e zero reti. Un dato impressionante. La mancanza di lucidità e di pazienza sono fattori negativi che hanno purtroppo contraddistinto i ragazzi per gran parte di questa stagione. Poi però c’è anche il caso Brahim Diaz. Il calciatore ex Real Madrid (in prestito biennale dai blancos) non è riuscito ad incidere, non ha saputo cogliere l’attimo giusto, sembrava un pesce fuor d’acqua.
C’è un dato negativo che è in costante aggiornamento e a questo punto inizia a diventare preoccupante: Brahim Diaz non segna dal 25 settembre (Spezia-Milan, il suo gol fu decisivo per la vittoria) e non fornisce un assist dal 4 dicembre (anche in quel caso arrivò una vittoria, in casa con la Salernitana). Inutile negarlo, Brahim non è più quello che aveva fatto innamorare San Siro, non è il numero 10 che aveva dimostrato ampiamente di meritare questa maglia.
Ma cosa succede a Brahim Diaz? E’ vero, quando punta l’uomo spesso e volentieri lo salta. E’ vero, è diventato bravo ad usare il suo fisico: il baricentro basso gli permette di difendere palla. Poi però quando è il momento di puntare e diventare decisivo sparisce dal campo. A questo punto, il suo rinnovo di contratto con il Milan non sembra poi così scontato. Maldini e Massara iniziano a valutare seriamente la possibilità o meno di riscattarlo dal Real Madrid, in attesa di capire anche quali sono le intenzioni della società di Florentino Perez.