Il difensore danese ha parlato ai microfoni della testata Ekstra Bladet. Ha raccontato come procede la sua riabilitazione. E sul Milan…
Quanto manca lì in difesa Simon Kjaer. Da quando è arrivato al Milan è subito diventato un leader per Stefano Pioli, uno di quelli a cui non piace mettersi in mostra ma che adora i fatti. Con il diavolo ha ritrovato serenità, minutaggio, voglia di fare bene. Cose che gli erano mancate in precedenti esperienze.
Insieme a Tomori ha formato un duo impenetrabile: uno più tecnico, l’altro più veloce, entrambi però molto bravi perché la cosa più importante per un difensore è saper difendere. Potrebbe sembrare banale ma non lo è affatto. Insomma, Simon ha trovato una famiglia a Milano. Una famiglia che lo ha accolto al meglio e gli sta permettendo di mettersi in mostra. Lui dà tutto alla piazza, e la piazza ovviamente ricambia.
E’ diventato in pochissimo tempo un beniamino della tifoseria, al punto che quest’anno il popolo milanista voleva che la fascia di capitano andasse a finire proprio sul braccio del danese. Ma a lui non serve una fascia per fare il capitano. Lo è proprio di natura. E nella prossima stagione ci sarà ancora un gran bisogno di lui, questo è poco ma sicuro. Ha anche rinnovato il suo contratto con il Milan, dunque da questo punto di vista non c’è alcun tipo di problema.
In questa stagione lo abbiamo visto in campo solo per metà, Simon Kjaer. L’infortunio subìto contro il Genoa è ancora impresso nelle menti di tutti i tifosi. Messo ko dopo un contrasto e campionato finito. Ma lui non molla, è un guerriero. Per fortuna adesso la difesa rossonera sembra aver trovato un po’ di stabilità grazie a Pierre Kalulu, ma non è stato facile riuscire immediatamente a sostituire Kjaer.
Simon ha parlato ad una testata danese del suo percorso di riabilitazione e come si sente mentalmente. Ecco cosa ha detto: “Sono al punto che mi ero prestabilito con il recupero. Sta andando tutto come previsto, la riabilitazione è ok. Tornare a respirare l’aria di Milanello è sempre qualcosa di fantastico. Rientro? Presto il mio ginocchio mi permetterà di fare tutto. Sto crescendo fisicamente, allenando tutte le altre parti del mio corpo. Sono certo che tornerò ancora più forte di prima. Questa situazione la vedo come un’opportunità per migliorarmi dal punto di vista fisico. Mi dico sempre una cosa, cioè che devo essere migliore oggi di ieri“.