Ibrahimovic ha parlato di più temi in occasione della sua visita a Maranello, dove è stato ospite della Ferrari di recente.
Nei giorni scorsi la Ferrari ha pubblicato alcuni contenuti riguardanti la visita che Zlatan Ibrahimovic ha fatto a Maranello e a Fiorano, dove ha conosciuto Charles Leclerc e Carlos Sainz oltre al team principal Mattia Binotto e a tutto l’ambiente ferrarista. Ha pure girato in pista con una rossa.
L’evento è stato organizzato con la regia della UEFA, che ha ripreso tutto e intervistato l’attaccante. Ha confermato di essere contento nell’indossare la maglia Milan: “Gioco con molta emozione perché è un club che mi ha dato la felicità, mi ha dato tanto e penso di aver trascorso più anni qui che altrove. È stato bello tornare in Champions League, tutti erano molto contenti”.
A proposito del fatto di non aver mai vinto la Champions League, ribadisce concetti già espressi in passato: “Vincerla sarebbe stato fantastico, non vincerla non mi cambia come giocatore. Vincerla non vorrebbe dire essere un calciatore migliore ed è dimostrato che il migliore, Ronaldo, non vince tutto”.
Inevitabile parlare anche del suo futuro, dato che ancora non si sa se continuerà la sua carriera oppure se opterà per il ritiro a fine stagione: “Il futuro deve essere ancora scritto. Non faccio programmi, vediamo cosa succede. Me ne pentirei per il resto della vita se mi ritirassi e poi mi ritrovassi a dire che avrei potuto continuare. Voglio giocare il più a lungo possibile. Giocherò fino a quando non vedrò qualcuno più bravo di me, quindi gioco ancora. So che un giorno mi fermerò e che non avrò più la stessa adrenalina”.
Ibrahimovic con le sue parole fa intendere che potrebbe effettivamente andare avanti. Dal Milan sono arrivati segnali di apertura a un eventuale rinnovo del contratto e trovare un accordo non sarebbe complicato. Si tratta comunque di una vicenda che verrà affrontata più avanti.
Nell’intervista gli viene domandato quali siano gli idoli che aveva da bambino e indica innanzitutto Muhammad Alì, poi anche un ex collega: “Per me il migliore giocatore della storia è Ronaldo “Il Fenomeno”. L’ho seguito e l’ho ammirato. Ha fatto cose che tutti volevano fare, cose che non si erano mai viste prima, e tutti hanno cercato di copiarlo. L’ho conosciuto e ho giocato contro di lui, ma con lui purtroppo, ed improvvisamente tutto quello che era irreale è divenuto reale”.
Zlatan più volte ha detto di ritenere Ronaldo il più forte della storia del calcio, ha sempre mostrato una grande ammirazione nei suoi confronti. Il brasiliano ha ispirato tanti calciatori, compreso lui. Lo ha affrontato solamente da avversario, anche in un derby quando lo svedese vestiva la maglia dell’Inter e Ronie quella rossonera.