Kalulu è molto felice in maglia rossonera e lo ha ribadito nell’ultima intervista concessa in Francia, dove è impegnato con l’Under 21.
Tra sorprese più piacevoli del Milan in questa stagione c’è sicuramente Pierre Kalulu, che già aveva fatto bene nella scorsa e che adesso si sta confermando. Il difensore classe 2000 è una bella scoperta.
Era arrivato a Milanello un po’ in sordina, essendo poco conosciuto in Italie e non avendo mai debuttato nella prima squadra del Lione. Proprio quest’ultimo fattore aveva generato qualche dubbio sul suo valore, ma ci ha pensato lui sul campo a dimostrare di meritare la maglia rossonera.
Stefano Pioli ha più volte esaltato la sua grande personalità, oltre alle sue qualità tecnico-tattiche. Il giovane francese sa agire sia da centrale che da terzino, riuscendo a ricoprire bene entrambi i ruoli. Una risorsa importante per l’allenatore.
Kalulu ha concesso un’interessante intervista al quotidiano L’Equipe e ha spiegato di essere sempre stato un po’ un outsider: “Non sono mai stato il giocatore atteso, colui per il quale fai uno sforzo. Mi sono trovato nella situazione nella quale il treno sarebbe partito senza di me. Pioli mi spinge ad essere attento a tutto e i risultati si vedono”.
Con umiltà e impegno sta facendo ottime cose al Milan, non ha mai dubitato della sua scelta di trasferirsi in Italia: “Sapevo che mi sarebbe servito del tempo e avrei dovuto lavorare per giocare. Non avevo paura di fallire al Milan. Poteva capitare anche al Lione e sarei finito nel dimenticatoio”.
A Lione si è formato in un settore giovanile importante, però la chiamata da Milano era di quelle difficili da ignorare e sente di aver scelto correttamente: “A Milano ho alzato l’asticella. All’inizio era difficile perché ero da solo, ma la città mi piace e giocare nel Milan mi ha aiutato tanto. Molte persone mi hanno raccontato la storia del grande Milan degli anni Novanta”.
Kalulu è fiero di giocare per il club rossonero e gli allenamenti contro grandi giocatori sono uno stimolo importante per migliorare: “Essere un difensore del Milan significa allenarmi quotidianamente contro Ibrahimovic. È faticoso e gratificante ogni volta, sia Zlatan che Giroud vogliono sempre vincere. Devi sempre avere fame di vincere. I nostri allenamenti sono belli da vedere. Ci sono sfide, duelli e intensità”.
Avere come compagni di squadra attaccanti del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud dà grandi motivazioni a Pierre. Poterli affrontare ogni giorno è una sfida stimolante e che lo aiuta a crescere. Si tratta di una vera fortuna per lui e i colleghi di reparto, oltre che per il gruppo in generale.