Attenzioni puntate su Zlatan Ibrahimović. Lo svedese non ha ancora firmato il rinnovo di contratto con il Milan. Il suo futuro appare scritto. Ecco cosa sta succedendo
Le prime pagine dei giornali sportivi, in edicola stamani, sono dedicate chiaramente alla Nazionale. C’è un match da vincere, quello contro la Macedonia del Nord, per poi potersi giocare l’accesso ai Mondiali contro una tra Turchia e Portogallo.
La Gazzetta dello Sport, parlando di Milan, invece, si concentra sul futuro di Zlatan Ibrahimovic, ancora avvolte dalle nubi. Lo svedese ha lasciato intendere di voler continuare ancora per un’ulteriore stagione ma le attenzioni, adesso, sono alla sua Svezia. Anche per la sua Nazionale c’è una qualificazione da centrare.
La presenza in Qatar spazzerebbe via ogni dubbio in merito alla sua permanenza al Milan. I rossoneri attendono la decisione dello svedese. Sarà il suo corpo a scegliere. Ecco perché sarà importante che nelle prossime partite torni decisivo.
Il problema al tendine d’Achille è ormai alle spalle e vuole essere protagonista in questo finale di stagione. Ibra vuole essere decisivo così da poter firmare più tranquillamente, senza sentirsi un peso. Trovare un accordo con il club rossonero, che nel frattempo si sta muovendo per rafforzare anche l’attacco, non sarà complicato trovarlo.
Le parole di Paolo Maldini ma anche quelle di Stefano Pioli e Ivan Gazidis, hanno fatto capire che il Milan è pronto ad accontentare il calciatore. Oggi Ibra ha un contratto importante che con i bonus possono portarlo a guadagnare sui 7 milioni di euro netti a stagione. Secondo il giornale, lo svedese sarebbe pronto a firmare un contratto con una base da due milioni di euro, ai quali andranno aggiunti, chiaramente, i bonus. Bonus legati alle presenze ma si suppone anche alle vittorie personali e di squadra.
Dopo il gol
Dopo il campo, il futuro di Ibrahimovic appare già scritto. Un futuro diverso ma ancora con il Milan. Per lo svedese, infatti, si ipotizza uno spogliatoio vicino a quello di Stefano Pioli o un ruolo da dirigente. Perché ormai il Milan e Milano sono la casa di Ibrahimovic.