La Guardia di Finanza di Torino ha avviato nuove perquisizioni alla Juventus per l’accusa di falso in bilancio.
È noto da tempo che la Juventus è al centro di un’inchiesta, chiamata Prisma, per alcune plusvalenze sospette realizzate tra il 2019 e il 2021. La Procura di Torino sta indagando e si attende di capire se ci saranno delle conseguenze per il club.
In queste ore il quotidiano La Stampa rivela che la Guardia di Finanza nella giornata di oggi ha perquisito studi legali di Torino, Milano e Roma per una nuova accusa di falso in bilancio che riguarda le quattro mensilità sulle quali i calciatori e la società avevano trovato un accordo sul il rinvio del pagamento durante la prima ondata di Covid-19 del 2020. In questo modo è stato possibile ridurre i costi a bilancio.
La Guardia di Finanza è andata alla ricerca delle scritture private firmate dalla Juventus e dai suoi giocatori. Nelle precedenti perquisizioni, le carte non sono state trovate nelle sedi del club. Secondo l’accusa, sarebbe stata omessa la contestuale rivelazione a bilancio della situazione debitoria, visto che non si tratterebbe di una vera e propria rinuncia ma di un differito pagamento delle mensilità dovute. Si attendono sviluppi.
Sono stati i magistrati Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni a ordinare le nuove perquisizioni della GdF. La Juventus si è messa a disposizione per chiarire la propria posizione e dimostrare di essere innocente. Vedremo come finirà l’inchiesta, servirà tempo.