L’esperto arbitrale ha dato la sua spiegazione ai microfoni di Dazn, paragonando l’episodio a quello di Monza-Crotone
Tra le varie situazioni e polemiche di ieri sera in Cagliari-Milan, c’è anche la contestazione da parte dei padroni di casa per un episodio nell’area di rigore dei rossoneri.
“C’era un rigore per noi, Maignan dà letteralmente un pugno a Lovato. Che stava facendo il Var?”, ha detto Walter Mazzarri a fine gara, considerato quello del portiere francese un intervento punibile con il tiro dal dischetto. L’azione non è stata invece fermata e il direttore di gara Di Bello non ha ricevuto alcuna segnalazione dal Var.
Un episodio molto simile è accaduto nel finale di Monza-Crotone, pochi secondi dopo la rete del vantaggio dei padroni di casa. In area di rigore c’è stato uno scontro tra il portiere del Monza di Gregorio e l’attaccante del Crotone Maric, decisamente paragonabile a quello di Cagliari. Anche in questo caso l’arbitro Paterna ha lasciato correre, nonostante le grandi proteste dei giocatori calabresi, e il Var non ha segnalato nulla.
Perché questo? Lo ha spiegato Luca Marelli a Dazn, citando proprio quel caso: “Sull’episodio possiamo discutere ma l’interpretazione corrente è di considerarli scontri di gioco. In molti sono andati verso il pallone, lo scontro è considerato scontro di gioco. A Monza c’è stato un episodio simile non punito come rigore e il Var non è intervenuto. Come lettura soggettiva si può discutere”.
Non si è comunque fatto convincere Mazzarri, che ha ribadito: “Probabilmente sono cambiate le regole. Se la palla è lontana e si dà un calcio è rigore. Questo ancora in più”.