I rossoneri potrebbero mettere in piedi una trattativa molto simile a quella fatta col Chelsea per il francese
La notizia rimbalzata nelle scorse ore ha trovato conferme. Il Milan sta effettivamente preparando una nuova operazione alla Giroud per l’attacco. Esattamente come il francese, Maldini sta lavorando a un altro colpo low cost dalla Premier League.
Si guarda ancora in Inghilterra per il reparto avanzato, ma stavolta il dt dei rossoneri è andato a bussare alla porta del Liverpool, chiedendo l’attaccante classe 95′ Divock Origi. Il contratto del centravanti belga scade in estate, o almeno sembra – come spiega la Gazzetta dello Sport – e il club rossonero si sta informando. Nel caso di Giroud il Chelsea aveva rinnovato l’accordo in maniera unilaterale, sfruttando una clausola per prolungare di un anno la scadenza.
Il Diavolo, alla fine di un lungo tira e molla, portò a casa l’attaccante con un indennizzo di due milioni. Situazione simile è quella di Origi, che potrebbe rinnovare con i Reds e a quel punto sarebbe necessaria una trattativa che, come precisa sempre la Gazzetta, il Milan tiene in considerazione di dover fare.
Dipende ovviamente molto anche da Ibra e da cosa deciderà del suo futuro. Lo svedese è stato tra l’altro convocato dalla Svezia ai playoff del Mondiale. Ci sarà invece sicuramente Giroud il prossimo anno, visto che la scorsa estate aveva firmato un biennale. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Origi a Milano andrebbe a percepire un ingaggio inferiore ai 3 milioni di euro. Quella del 27enne è quindi una pista calda, mentre cadono in secondo piano Belotti e Scamacca.
Ci sono, va detto, delle perplessità sul calciatore. In molti non ritengono l’attaccante ex Lille il profilo giusto per un attacco importante come quello del Milan. Nell’ultimo anno e mezzo ha totalizzato solamente 27 presenze e 6 gol, tra tutte le competizioni, ma è pur vero che al Liverpool la concorrenza in attacco è incredibile. La domanda che ci si pone è se serva davvero un giocatore come lui, che a parametro zero è sicuramente un affare, ma che allo stesso tempo non è un top.