Il Milan potrebbe cambiare qualcosa nelle prossime gare, già dal match di Cagliari. Il reparto di attacco avrà qualche novità.
Il suo ritorno in campo è avvenuto già una decina di giorni fa, nello scontro diretto contro il Napoli, entrando per qualche minuto nel finale. Ma ora a Zlatan Ibrahimovic le comparsate non bastano più.
Ora Ibra vuole essere nuovamente protagonista. Ha atteso fin troppo, da quando si è procurato un infortunio fastidioso e prolungato al tendine d’achille. L’attaccante è a disposizione e punta a giocare finalmente da titolare.
La chance potrebbe arrivare sabato sera quando si giocherà Cagliari-Milan, anticipo della 30.a giornata di campionato. Ibrahimovic sta lavorando con grande energia e forza di volontà per farsi trovare pronto, ma soprattutto per convincere Stefano Pioli a ridargli una maglia da titolare.
Oltre alla leadership ed alla classe di Ibrahimovic, Pioli potrebbe tornare ad affidarsi fin dal 1′ minuto a Zlatan anche per questioni di cabala e di precedenti fortunati. Soprattutto per quanto riguarda le gare giocate lontano da San Siro.
Al contrario del suo ‘competitor’ Olivier Giroud, lo svedese classe ’81 è un vero e proprio cecchino quando il Milan gioca in trasferta. Lo dicono i numeri stagionali: degli 8 gol segnati in campionato da Ibra, ben 7 di questi sono stati messi a segno fuori casa, come se l’attaccante si esaltasse davanti al pubblico nemico.
L’unica rete interna di Ibrahimovic in stagione risale ad inizio campionato. Quando il Milan ha battuto la Lazio per 2-0 e il numero 11 ha segnato la rete del raddoppio da subentrato. Poi tutte rete in trasferta, tra cui la doppietta di Firenze o l’ultima sua rete ufficiale in casa del Venezia.
Inoltre Cagliari porta bene ad Ibrahimovic. Il centravanti rossonero in carriera ha segnato già 8 gol contro i sardi in 13 incontri disputati con le varie maglie indossate. Particolarmente significativo il precedente del 11 gennaio 2020: un Ibra appena tornato al Milan per la sua esperienza ‘bis’ realizzò la prima rete in rossonero proprio a Cagliari, con un sinistro di prima intenzione molto angolato.
Lo scorso anno Ibra si è ripetuto: alla penultima giornata del girone di andata una sua doppietta ha letteralmente annichilito le resistenze della Sardegna Arena. I precedenti sono tutti per lui, ma Pioli dovrà sciogliere i dubbi entro sabato: meglio la classe infinita di Ibrahimovic o l’attuale concretezza di Giroud?