Kalulu è molto apprezzato da Maldini: Ambrosini ha raccontato un retroscena che lo riguarda.
È stato Pierre Kalulu a decidere l’ultima partita di campionato che il Milan ha disputato a San Siro contro l’Empoli. Un gol fondamentale per conquistare 3 punti e mantenere la vetta solitaria della classifica.
Grandi gli elogi ricevuti dal difensore francese per la sua rete e per la sua prestazione. In generale, il suo rendimento in questa stagione sta convincendo tutti. Quando è arrivato a Milanello nel 2020, pochi si aspettavano che si sarebbe rivelato un giocatore così importante.
L’ex Lione ha conquistato fiducia e stima di tutti nell’ambiente rossonero. Stefano Pioli spesso ha esaltato le sue qualità, non solo tecnico-tattiche, ma anche caratteriali. In campo gioca con grande personalità e i suoi margini di crescista sono ancora notevoli.
Le prestazioni di Kalulu non gli stanno facendo avere solo complimenti. Prossimamente avrà anche un nuovo contratto. Il Milan ha già avviato dei contatti con l’entourage per parlare del rinnovo. L’attuale scadenza è fissata a giugno 2025 e verrà prolungata di un anno con annesso aumento dello stipendio, che dovrebbe essere almeno raddoppiato rispetto ai circa 500 mila euro netti annui che percepisce oggi.
Massimo Ambrosini a Sunday Night Square su DAZN ha parlato proprio di Kalulu e ha raccontato un interessante retroscena riguardante la scelta di non prendere un altro difensore a gennaio: «Bisogna dare merito a Maldini. Parlando fuori dalle telecamere con lui mi ha detto: “Kalulu è diventato un giocatore serio. Quindi perché devo spendere soldi per prenderne uno… O compro un top o rimango con quelli che ho perché mi danno garanzie”».
Nell’ultima finestra invernale del calciomercato si è spesso parlato della possibilità che il Milan prendesse un centrale, ma alla fine Paolo Maldini e Frederic Massara non hanno preso nessuno nel ruolo. Hanno preferito rinviare l’investimento all’estate.
Di questa scelta ha beneficiato sicuramente Kalulu, che non si è visto restringere lo spazio a disposizione. L’arrivo di un altro difensore avrebbe potuto cambiare le gerarchie. L’ex Lione, invece, sta avendo spazio e può dimostrare il suo valore.