L’11 marzo 2007 si è disputato un altro Derby indimenticabile. Merito del gol di un fuoriclasse che ha fatto la storia della stracittadina
Si è giocato a un orario decisamente insolito, il Derby di ritorno tra Milan e Inter nel campionato 2006/07. Erano le 15 di un assolato pomeriggio pre primaverile quando rossoneri e nerazzurri si presentarono al cospetto di un San Siro gremitissimo per il match più atteso della 28.a giornata.
Un campionato, il primo post Calciopoli, già ampiamente deciso con due mesi di anticipo. L’Inter di Mancini si presentava, infatti, al Derby in vetta alla classifica con tredici punti di vantaggio sulla Roma e ben 27 dal Milan, penalizzato di 8 punti. Un divario incolmabile che nulla però toglieva all’attesa per un match che aveva altri motivi di interesse.
Era stata una settimana agli opposti per le due milanesi, reduci dai match di ritorno degli ottavi di Champions League. L’Inter era stata eliminata al Mestalla dal Valencia con tanto di rissa clamorosa nel dopo partita. Il Milan, invece, era riuscito a passare, battendo il Celtic ai supplementari con una prodezza di Kakà, la prima di una lunga serie in quella Champions. Oltre alla voglia di riscatto per la debacle in Champions,l’Inter arriva a quel Derby ulteriormente caricata dai tifosi per un altro motivo.
Nel Milan, infatti, avrebbe disputato la sua prima stracittadina in rossonero un certo Luis Nazario Da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo. Si proprio lui il Fenomeno brasiliano, ex idolo dei tifosi interisti, acquistato dal Milan a gennaio dal Real Madrid, grazie a uno dei soliti blitz di Galliani in terra iberica.
Ronaldo, un gol indimenticabile
Per la prima da avversario, i tifosi dell’Inter avevano preparato un’accoglienza “calorosa” per Ronaldo. A ogni tocco di palla del brasiliano, un boato di fischi assordanti (sentiti poche volte così intensi in uno stadio) anche con l’ausilio d fischietti.
Una bolgia, quella del tifo nerazzurro, ammutolita al 40′ quando sul passaggio di Gattuso, Ronaldo beffa all’angolino il connazionale Julio Cesar con una conclusione precisa dai 25 metri. Lo scenario sognato dai supporters rossoneri e mai voluto da quelli avversari si è concretizzato. A differenza di quanto avviene (troppo spesso) quando si gioca contro una ex squadra, Ronaldo non ci ha pensato due volte ad esultare sfoggiando il gesto dell’orecchio agl interisti, caricato dall’accoglienza sfavorevole.
Un momento indimenticabile che, purtroppo, non avrà l’epilogo sperato. Nel secondo tempo, Cruz subentrato a Crespo e uno scatenato Ibrahimovic ribaltano il risultato. Il solito guascone, il giovane Zlatan, immortolato dalle telecamere mentre provoca lo stesso Ronaldo che non risponde al gesto del rivale. Finirà 2-1 per l’Inter, un ko che il Milan avrà modo di far dimenticare due mesi con la vittoria della Champions League nella finale di Atene contro il Liverpool. L’Inter conquisterà il primo di cinque Scudetti di fila ma come nell’89, quando il Milan vinse la prima delle due Coppa Campioni con Sacchi, la festa per il Tricolore fu in parte offuscata.