Un po’ di cronistoria su Pierre Kalulu, difensore francese che è ormai entrato con forza nelle gerarchie del Milan di Pioli.
La grande sorpresa del Milan in questa fase della stagione è certamente lui. Pierre Kalulu, difensore classe 2000 che sta con merito scalando le gerarchie della difesa rossonera.
A gennaio il Milan sembrava costretto ad intervenire sul mercato per prendere un nuovo centrale, visto l’infortunio di Simon Kjaer che lo terrà fuori per tutta la stagione. Ma la conferma di Kalulu ad alti livelli ha invitato la dirigenza a non operare in tal senso, dando fiducia all’ex Lione.
Oggi l’edizione on-line della Gazzetta dello Sport ha raccontato storia, aneddoti e retroscena della carriera (ancor breve) di Kalulu. L’uomo nuovo del Milan di Pioli, l’esempio di come si possano trovare piccoli campioni andando a cercare con competenza e curiosità nelle formazioni giovanili.
Scoperto per caso agli allenamenti del Saint-Priest
La storia di Kalulu come calciatore professionista nasce per puro caso. Da piccolo Pierre accompagnava il fratello più grande Gedeon agli allenamenti del Saint-Priest, squadra giovanile della periferia di Lione. Mentre era a bordocampo si concedeva qualche palleggio, non passato inosservato ai tecnici del club.
Il piccolo Kalulu fu dunque invitato ad inserirsi nella squadra, denotando subito talento, qualità tecniche e risposte atletiche di tutto rispetto. Da lì cominciò la sua scalata verso il calcio che conta, fino alla chiamata dell’Olympique Lione in cui è cresciuto calcisticamente.
Nella Primavera lionese Kalulu ha indossato la fascia da capitano, giocando il più delle volte terzino. Ha disputato la Youth League da protagonista e già nel 2019 era titolare della Nazionale Under 19 della Francia, sfidando l’Italia di Raspadori e Scamacca. Insomma, un predestinato dalla carriera subito in rapida ascesa.
L’arrivo a Milanello è datato estate 2020, con il capo-osservatore Moncada che aveva ricevuto recensioni altamente positive su Kalulu. Presentato come un classico laterale di difesa, si sta ora imponendo da centrale aggressivo e sicuro, segno di una duttilità tattica da non sottovalutare.
Milano ora è la sua vita. Ama giocare alla Playstation come tanti suoi coetanei, ma anche la musica, la cucina italiana ed il basket. E spunta l’aneddoto su Zlatan Ibrahimovic: lo scorso anno trasferta a Praga di Europa League, Kalulu parte titolare e mette i guanti alle mani per il freddo invernale sulla città ceca. Ibra lo riprese: “Togli quei guanti! Che figura fai? Così non metti paura agli avversari”. Piccoli consigli quotidiani grazie ai quali un giovane talento come Pierre sta diventando già grande.