L’intervista di Roger Martinez, primo allenatore di Pierre Kalulu, è più attuale che mai. Il tecnico due anni fa aveva descritto il difensore come un prodigio del calcio…
Momento di celebrità e ammirazione per Pierre Kalulu. Il difensore francese ha conquistato tutti a suon di prestazioni di altissimo livello. L’ambiente rossonero si è totalmente innamorato di questo giovane, che si è ormai imposto nelle gerarchie di Stefano Pioli.
Kalulu si è mostrato più che utile a questo Milan. Quando chiamato in causa ha sempre fatto il suo sporco lavoro, e nelle ultime apparizioni è sembrato ancora più maturo e pronto. Già al suo esordio in Serie A aveva mostrato personalità e qualità. Un Milan-Parma terminato 2-2. Un altro giovane, al suo posto, si sarebbe fatto prendere dall’ansia. Ma Pierre ha giocato come se quella fosse una delle tante partite giocate in rossonero.
Il Milan ha fatto un vero affare a prelevarlo dal Lione per soli 480 mila euro. Oggi il suo valore è aumentato in maniera esponenziale, sino a toccare i 20 milioni di euro. L’ultima grande prestazione Kalulu l’ha fornita in Napoli-Milan, scontro scudetto di domenica scorsa. Il difensore ha sostituto l’acciaccato Alessio Romagnoli, e le sue gesta hanno sbalordito tutti.
Il classe 2000 si è trovato a lottare e contenere un “animale” dell’attacco come Victor Osimhen, ma senza esitazioni lo ha sempre tenuto lontano dalla porta di Mike Maignan. Il Milan, Maldini, Massara, hanno scovato molto probabilmente un futuro top player. Due anni fa, a Cronache di Spogliatoio, aveva previsto tutto Roger Martinez, primo allenatore di Pierre Kalulu. Il tecnico, che aveva capito quanto Pierre già a sette anni avesse qualcosa di speciale, aveva annunciato un percorso di successo al Milan.
Roger Martinez aveva messo in risalto le paurose doti tattiche di Pierre quando questo aveva solo sette anni. Dichiarazioni cruciali quelle del tecnico delle giovanili del Saint-Preist (prima squadra di Kalulu), che aveva previsto l’affermazione ad alti livelli del suo allievo.
Quando arrivò aveva sette anni, ma già si vedeva il suo più grande pregio, ovvero l’intelligenza tattica. Si giocava a 5 e io lo schieravo al centro della difesa perché il ruolo del terzino non era contemplato in un campo così piccolo. Quando gli dicevo di passare la palla a un determinato compagno di squadra e magari nel frattempo quel giocatore si era spostato in un’altra posizione, più scomoda e rischiosa per ricevere, Pierre capiva subito che non avrebbe dovuto dargliela e così decideva da solo per una soluzione di gioco migliore. Credo sia una cosa davvero rara per un bambino così piccolo: a quell’età si seguono alla lettera le indicazioni dell’allenatore, quasi senza pensare. Ma Pierre non era così
Roger Martinez aveva sottolineato anche le qualità caratteriali del giovane Kalulu, prerogative che sono assolutamente evidenti nel giocatore che è oggi al Milan: “Quando Pierre era piccolo non aveva paura, nemmeno quando veniva pressato. Non si faceva problemi a spazzare il pallone, oppure a partire palla al piede verso la porta avversaria per allontanare il pericolo”.
L’intervista a Roger Martinez era stata realizzata poco dopo che il Milan ha acquistato Kalulu dal Lione. L’allenatore si era subito complimentando coi rossoneri per l’ingaggio di Pierre: “Non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità e su quello avrebbe potuto essere il suo futuro: si vedeva già all’epoca quanto era forte. Credo che crescerà tanto: ha bisogno di fiducia, cosa che al Lione non gli hanno dato, scaricandolo così. Ma complimenti al Milan, che ha fatto un vero affare”.