Promossi e bocciati. E’ tempo di bilanci in casa Milan, dopo il match contro l’Inter. Domenica sfida scudetto al Napoli, tra gioie e incognite: ecco come stanno i rossoneri
Bene ma non benissimo. Non sa più vincere il Milan di Stefano Pioli, che contro l‘Inter di Simone Inzaghi non va oltre il pareggio. Uno zero a zero che certifica il momento non brillantissimo della squadra rossonera.
I quotidiani, in edicola stamani, concordano sul fatto che Tomori e compagni abbiano giocato meglio dei nerazzurri ma non abbastanza per portare a casa la vittoria.
E’ evidente che sia mancata precisione e cinismo. Il Milan ha avuto, d’altronde, diverse occasioni per andare a segno, senza però riuscirci.
Stefano Pioli – come dichiarato ieri in conferenza stampa – vede il bicchiere mezzo pieno per via della prestazione della squadra. Ritrova la solidità difensiva, con un Pierre Kalulu, che ancora una volta ha risposto presente, quando è stato chiamato a sostituire Alessio Romagnoli. Finalmente si è visto il vero Fikayo Tomori, leader e perfetto negli interventi.
L’inglese, così come il francese, non ha fatto respirare gli attaccanti dell’Inter, Dezko e Lautaro Martinez, che non sono riusciti mai a calciare verso la porta.
Un derby, completamente diverso rispetto a quello dell’ultima giornata di campionato: l’estremo difensore francese, ex Lille, non è stato chiamato ad alcun intervento.
Sono certamente positive le risposte che hanno dato Ismael Bennacer, onnipresente, e Florenzi. Il terzino italiano ha dimostrato di essere importante per questo gruppo e di meritare il riscatto. Non sorprende il solito Rafael Leao, che ha messo in difficoltà la retroguardia nerazzurra, risultando però più impreciso del solito.
Le note positive, dunque, non mancano ma sono parecchie anche quelle negative. Il Milan avrebbe meritato il gol ma la scarsa qualità dei trequarti ha fatto sì che la rete non arrivasse: prosegue l’involuzione di Saelemaekers, impaurito e per nulla preciso sotto porta. Discorso simile per Krunic che fatica ad essere incisivo quando è chiamato a calciare verso i pali avversari.
Ha deluso, ancora una volta, Ante Rebic, che non è riuscito ad incidere, positivamente, quando è entrato in campo. Serve il miglior croato e questo certamente non lo è. Ha faticato tanto anche Olivier Giroud, che è riuscito comunque a fornire una prestazione positiva, giocando per la squadra, ma si sa, quando un attaccante non segna è un grosso problema.