Milan, un’altra occasione persa. Stavolta è toccato all’Udinese lasciare tanti rimpianti ai rossoneri che, al di là degli errori arbitrali, devono migliorare su un aspetto che può diventare fondamentale nella fase decisiva della stagione
Un 1-1 brutto nel risultato e nel gioco espresso quello ottenuto dal Milan contro l’Udinese nella 27.a giornata di Serie A. A una settimana dal mezzo passo falso con la Salerntina, i rossoneri hanno perso un’altra occasione non certo impossibile da concretizzare, quantomeno per consolidare ulteriormente la vetta della classifica.
Se poi alla delusione per il pareggio con l’Udinese, si aggiunge l’errore arbitrale sul gol di Udogie con il tocco di braccio del calciatore bianconero che sembrava evidente e il concomitante pareggio di un’Inter in difficoltà a Genova, il rammarico diventa pressante. Conosciamo tutti il vecchio adagio “Il calcio non si fa con i se e con i ma…“, al contempo però impossibile non pensare che con due risultati positivi con Salernitana e Udinese, il Milan sarebbe potuto addirittura essere in fuga anche in attesa dell’annosa partita che l’Inter deve recuperare a Bologna.
Al di là dell’errore arbitrale che ha condizionato l’epilogo del match contro l’Udinese, bisogna comunque anche focalizzarci sul momento non certo idilliaco dei rossoneri. Sia con la Salernitana che con i friulani, il Milan è apparso molto lontano da una prestazione accettabile. Evidente la difficoltà di alcuni giocatori in campo (Diaz e Kessie su tutti) così come la poca efficacia in attacco con Giroud poco servito e mai in grado di rendersi pericoloso.
Proprio le difficoltà in attacco riscontrate nelle ultime due partite hanno fatto emergere ulteriormente un altro problema del Milan di questa stagione che, oltre a perdere punti con le cosiddette piccole, sta subendo troppe rimonte (con sconfitta) per una squadra che vuole e deve ambire allo Scudetto. Rimonte che hanno influito e non poco anche in Champions.
Milan, le rimonte subite in stagione
La prima rimonta subita dal Milan è stata quella contro il Sassuolo lo scorso novembre. Al vantaggio di Romagnoli è seguito il tris neroverde con Scamacca, l’autorete di Kjaer e il gol del definitivo 1-3 di Berardi. Folle la sconfitta con lo Spezia, maturata in un convulso finale nel quale l’oramai noto gol di Messias annullato per la mancata concessione del vantaggio ha preceduto la rete del vantaggio bianconero di Gyasi. Prima, Agudelo aveva pareggiato l’1-0 segnato da Leao.
Le ultime due rimonte sono arrivate con Salernitana e Udinese, avversari con i quali il Milan era riuscito a sbloccare il risultato nel primo tempo. Con i campani, l’amara consolazione di aver almeno evitato la sconfitta dopo il 2-1 di Djuric e il provvisorio pareggio di Bonazzoli.
Bilancio in passivo anche in Champions. L’immediata eliminazione nel girone non deve far dimenticare che il Milan è stato rimontato in tre occasioni (sempre con sconfitta) con il Liverpool, sia all’andata che al ritorno (da 1-2 a 3-2; da 1-0 a 1-2) e con l’Atletico Madrid a San Siro, in quest’ultima (di nuovo) con un errore arbitrale causato dal rigore concesso da Cakir nel finale ai Colchoneros per un tocco di mano di Kalulu preceduto da quello di Lemar.