L’intervista post partita del centrocampista dell’Udinese dice tutto. La rete era da annullare e lui stesso ne è consapevole. Solo il Var non ha visto
Il Milan perde altri punti per strada, ancora una volta contro una piccola del campionato. Udinese che ha fatto la sua partita, ma dopo il gol del pareggio si è rintanato in difesa e si è limitato a buttare la palla nei pressi della bandierina, in modo tale da tenerla il più lontano possibile dalla propria area.
Non ci sono alibi per questo pareggio del Milan. Una gara giocata male, ancora una volta, in un momento delicato della stagione. Forse il Milan davvero non è pronto per vincere qualcosa di importante, ma ci sarà tempo per fare le dovute analisi. Adesso vogliamo concentrarci su un episodio decisivo della partita, come sempre a sfavore dei rossoneri. Ricordiamo in primis che nel primo tempo, con il Milan destinato a ripartire in campo aperto con Messias, l’arbitro Marchetti ha fermato tutto per fischiare un calcio di punizione.
Fallo in favore dei rossoneri, peraltro. Regola del vantaggio ancora una volta non pervenuta. Ma sarà un caso. Arriviamo all’episodio clou del match. Nella ripresa l’Udinese perviene al pareggio grazie ad un gol siglato con il braccio da parte di Udogie. Il giocatore nemmeno esulta, sa di essere palesemente in torto. Tutti i compagni che arrivano ad abbracciarlo con il sorriso, se ne vanno sconsolati. Insomma, si attendeva soltanto l’intervento del Var.
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Marelli: “Più vedo il replay e più il tocco col braccio mi sembra evidente”
Il check da parte del Var Guida c’è stato. Ma non ha portato alla revisione del direttore di gara. La domanda è una sola: perché? Udogie se la porta avanti completamente con il braccio ma la direzione arbitrale è sembrata quasi voler sorvolare sull’accaduto: Ripetiamo ciò che prevede il regolamento: qualsiasi tocco con braccio o mano che porta direttamente ad una rete, va sanzionata con l’annullamento del gol.
Udogie si è espresso così ai microfoni di Dazn: “Non ho esultato perché avevo alcuni dubbi. Ho visto l’assistente che non andava velocemente verso il centrocampo e mi sono spaventato. Diciamo che mi è andata bene dai…”. Parole che non lasciano spazio ad alcun tipo di interpretazione.
Sempre nel post partita è tornato a parlare Luca Marelli, sempre più convinto di ciò che ha visto: “Più vedo il replay e più il tocco con il braccio mi sembra evidente. A questo punto mi chiedo come sia stato possibile che il Var non abbia richiamato l’arbitro al monitor per la revisione”. Non servono altri commenti.