Nella stagione 2004/2005 il Milan riuscì a vincere per la prima volta sul campo del Manchester United in Champions League
La stagione 2004/2005 non è ricordata con molto piacere dai tifosi del Milan. Quella finale di Champions ad Istanbul brucia ancora e lo farà probabilmente per sempre. Ma il percorso che portò a quella partita non potrà mai essere dimenticato: la sfida vinta con l’Inter, e soprattutto l’impresa di Manchester.
Nell’andata degli ottavi di finale della competizione di quella stagione, i rossoneri di Carlo Ancelotti trovarono il Manchester United allenato da Sir Alex Ferguson. Il Milan fino ad allora non era mai riuscito a vincere nel teatro dei sogni, anzi sì, una volta lo aveva fatto. Ma non contro i padroni di casa dei Red Devils, bensì in un’altra serata storica per il tifo milanista. Parliamo della finale della coppa dalle grandi orecchie della stagione 2003, quando il Milan riuscì a battere la Juventus ai rigori in uno scontro tutto italiano ricordato ancora oggi.
In panchina c’era già Carlo Ancelotti. Due anni dopo un nuovo trionfo all’Old Trafford, uno degli stadi più belli e storici del pianeta. La gara fu decisa da Hernan Crespo, a pochi minuti dal termine. Al ritorno poi, a San Siro, il match terminò con il risultato di 0-0, favorendo così l’accesso ai quarti di finale proprio del Milan. Impossibile dimenticare quei momenti, e soprattutto i giocatori che vestivano la maglia rossonera in quel periodo.
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La formazione del Milan che scese in campo quel lontano 23 febbraio di diciassette anni fa è spaventosa. Tra i pali c’era Nelson Dida, all’epoca ancora uno dei portieri più forti nell’intero panorama calcistico. Difesa composta da Cafù, Nesta, Maldini e Kaladze. In panchina, c’era un certo Serginho. A centrocampo Gattuso, Pirlo e Seedorf. Dietro l’unica punta, che era Hernan Crespo, c’erano Kakà e Rui Costa.
Ancelotti fu uno dei primi allenatori ad importare il cosiddetto “modulo ad albero di Natale”, ovvero il 4-3-2-1. Quella contro il Manchester United fu una gara tirata fino all’ultimo, e che si sbloccò solo al minuto settantotto grazie ad una rete di Hernan Crespo, abile ad approfittare di una parata non proprio perfetta di Carroll dopo il tiro dal limite dell’area di Seedorf.
Che Milan, quello. Difficilmente si riuscirà a replicare, ma adesso sembra che si stia proseguendo sulla strada giusta. Ci vuole ancora molto tempo per arrivare a disputare partite come quelle di una volta. Bisogna fare un passo alla volta: ora l’obiettivo è ritornare a far parlare di sé con insistenza sia in Italia che in Europa.