Salernitana e Milan si ritrovano contro all’Arechi, in Serie A, ventitre anni dopo l’unico precedente disputato nel campionato 1998/99. Per i rossoneri, fu l’inizio di una stagione indimenticabile
Venti settembre 1998, il Milan gioca per la prima volta nella sua storia allo stadio Arechi, ospite della Salernitana neopromossa e tornata in Serie A cinquanta anni dopo l’unica presenza nel campionato 1947-48. Nessuno quel giorno, nemmeno il più ottimista tra i tifosi rossoneri, si sarebbe aspettato che la sfida contro gli amaranto avrebbe avviato una stagione conclusa con un epilogo davvero sorprendente.
Il Milan si presentava ai nastri di partenza di quel campionato decisamente rinnovato. Il ritorno di Capello si era rivelato fallimentare con la mancata qualificazione alle coppe europee e la sconfitta nella finale di Coppa Italia con la Lazio. Berlusconi e Galliani optano per un nuovo allenatore e affidano la panchina a Alberto Zaccheroni, artefice dell’ascesa dell’Udinese. Con il tecnico di Cesenatico arrivano dai friulani Bierhoff e Helveg che si uniscono agli altri nuovi acquisti, Guglielminpietro , il portiere Jens Lehmann e i difesonri Sala e N’Gotty.
Tranne Sala, tutti i nuovi arrivi sono in campo, da titolari, contro la Salernitana nel match valido per la seconda giornata di campionato. All’esordio, il Milan aveva battuto 3-0 il Bologna, destando buone impressioni. All’Arechi è festa grande. Trentacinquemila spettatori accolgono le due squadre in campo nell’esordio casalingo degli amaranto di Delio Rossi. Una formazione interessante quella dei campani con Di Vaio in attacco, i fratelli Tedesco e Breda in mediana e il capitano del Camerun, Song, in difesa. In panchina – subentreranno poi nella ripresa – Di Michele e Igli Vannucchi.
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Il primo tempo si gioca a gran ritmo. La Salernitana sfiora il vantaggio con la traversa di Di Vaio. Stessa sorte per il tiro di Guglielminpietro da fuori area. Il portiere Balli compie un grande intervento sul tiro ravvicinato di Weah e Bierhoff, poco dopo, manca la deviazione vincente, sbagliando la coordinazione sull’assist del liberiano.
Già proprio Bierhoff. Accolto con un certo scetticismo dopo la cessione di Kluivert al Barcellona (l’olandese, l’anno precedente non aveva certo brillato), il bomber tedesco segna una doppietta al Bologna al debutto e si ripete all’Arechi con la sua specialità, il colpo di testa. Sul cross da punizione di Albertini, Bierhoff svetta su Fusco e con una parabola imparabile insacca all’incrocio con Balli che può solo guardare la palla adagiarsi in rete.
Un gol splendido che sblocca la partita al 68′. Il tedesco si divora l’occasione del possibile raddoppio solo davanti al portiere ma la partita è ormai indirizzata. All’86’ sul tiro di Weah, Leonardo, altro reduce della fallimentare stagione precedente, devia fortunosamente in rete. Nel finale, la punizione di Breda batte Lehmann e fissa il risultato finale sull’1-2.
Quella vittoria a Salerno fu l’inizio di una cavalcata vincente. Partito come outsider, il Milan di Zaccheroni è riuscito a rimanere costantemente tra le prime della classifica insieme a Lazio, Fiorentina e Parma per tutto il campionato. Nelle ultime 8 giornate, la fantastica rimonta da -6 dalla Lazio con il sorpasso alla penultima e il fantastico Scudetto conquistato con l’1-2 a Perugia nel turno conclusivo del 23 maggio 1999. Quel giorno la Salernitana retrocesse in Serie B con la sconfitta a Piacenza.
Curiosamente, dunque, nell’ultimo campionato disputato in Serie A dalla Salernitana da neopromossa, prima di quello in corso, il Milan vinse lo Scudetto. Ora è primo in classifica. Chissà che la storia non possa ripetersi. Sognare davvero non costa nulla …