Ben dieci anni fa l’ex fantasista del Milan di origine ghanese realizzava uno dei suoi gol più belli dell’intera carriera rossonera.
In questa settimana si torna a respirare aria di grande calcio. Riparte infatti la Champions League, con le gare di andata degli ottavi di finale. Stasera subito al via con un match spettacolare tra il Real Madrid ed il Paris St. Germain.
Purtroppo il Milan è uscito alla fase a gironi di questa competizione, non riuscendo nell’impresa di qualificarsi in un gruppo a dir poco proibitivo con Liverpool, Atletico Madrid e Porto. Ma il ritorno nella coppa dalle grandi orecchio dopo 7 anni è stato sicuramente un passaggio importante.
Non a caso la UEFA ha ricordato oggi un episodio riguardante proprio il Milan, in un match accaduto esattamente dieci anni fa. Il 15 febbraio 2012 il Milan affrontava nell’andata degli ottavi di Champions gli inglesi dell’Arsenal. Fu una delle partite più positive ed indimenticabili della storia recente rossonera.
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L’account ufficiale UEFA su Twitter ha ricordato la prima rete realizzata dal Milan contro i Gunners nel match di San Siro. Una realizzazione particolarmente bella a firma di Kevin-Prince Boateng. L’allora fantasista della squadra di Massimiliano Allegri diede il via al poker rossonero.
Al quarto d’ora del primo tempo Boateng ricevette palla al limite dell’area su lancio di Nocerino. Stop di petto a seguire e conclusione volante da posizione a dir poco defilata. Il pallone scoccato dal ghanese si infilò sotto la traversa della porta difesa da Szczesny, facendo letteralmente esplodere San Siro.
Un gol indimenticabile e spettacolare, che fu solo l’inizio di una gara perfetta per il Milan. Due reti di Robinho ed il rigore nella ripresa di Ibrahimovic fissarono il punteggio sul 4-0. Una grande vittoria e qualificazione ai quarti di finale in tasca. Peccato per i grossi brividi nel match di ritorno a Londra, dove il Milan perse per 3-0 e rischiò seriamente di compromettere l’impresa dell’andata.
Quel doppio confronto con l’Arsenal fu la sintesi di quel Milan targato Allegri: geniale, vincente e spettacolare, soprattutto grazie ai suoi grandi interpreti. Ma allo stesso tempo sempre sul filo del rasoio, sempre a rischiare di buttare via ciò che di buono sapeva combinare.