Da riserva non troppo apprezzata a bomber implacabile. Olivier Giroud è l’uomo in più del Milan di questo girone di ritorno.
Dopo alcuni mesi dal suo arrivo, molti tifosi rossoneri apparivano poco entusiasti di lui e delle sue prestazioni. L’acquisto di Olivier Giroud da parte del Milan era indicato solo come un colpo low-cost, l’ennesimo veterano senza grandi velleità e dalla carriera ormai indirizzata verso la conclusione.
Chi si aspettava il salto di qualità in Champions League con Giroud è rimasto effettivamente deluso, visti gli zero centri effettuati in una competizione che il francese conosce bene. Ma ad oggi, a girone di ritorno iniziato, l’ex Chelsea sta diventando l’uomo in più tra campionato e Coppa Italia.
Giroud è l’uomo della svolta. Soprattutto per quella doppietta inaspettata nel derby della scorsa settimana. Due gol meravigliosi che rilanciano il Milan nella lotta allo Scudetto, al termine di una prestazione che ha rappresentato la sintesi della carriera del francese. Aiuto al resto della squadra, pochi palloni toccati ma freddezza e rapacità sotto porta tipici di chi ha il gol nel sangue.
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Giroud super a San Siro: “segna semper lü”
Non sarà un centravanti appariscente e dalla tecnica sopraffina, come è invece Zlatan Ibrahimovic. Ma la capacità di Giroud di diventare decisivo con semplicità è una dote enorme. Soprattutto se i suoi centri riescono a portare beneficio al Milan.
Giroud finora ha realizzato 10 reti ufficiali in stagione: sette in campionato e tre in Coppa Italia. La particolarità è che tutte queste realizzazioni sono arrivate tra le mura di San Siro. Una sorta di amuleto per le gare casalinghe, visto che lontano dal ‘Meazza’ il francese non ha ancora timbrato il cartellino.
Una media gol casalinga incredibile. In pratica Giroud viaggia ad un ritmo di più di 0,7 reti a partita in quel di San Siro, nessuno come lui. Come ricorda Tuttosport, per tornare ad osservare una così alta propensione al gol bisogna tornare ai tempi dell’Arsenal, nel 2014-2015, quando la sua media realizzativa era molto simile.
Giroud, quando il Milan gioca in casa, può adottare un vecchio soprannome ampiamente meneghino: “El segna sempre lü“, affibbiato a Maurizio Ganz negli anni ’90 quando militava nelle fila prima dell’Inter poi in quelle rossonere. Ma il trend è lo stesso: il bomber classe ’86 è una sorta di garanzia assoluta. Con questi numeri per il Milan sognare non è più impossibile.