L’episodio sta facendo discutere in tutto il mondo. Il video è di una brutalità unica, ma c’è anche chi non condanna l’autore del tutto
Nelle ultime Zouma, difensore in forza al West Ham in Premier League, è diventato uno dei nomi in tendenza su Twitter non per le sue doti calcistiche, ma purtroppo per un episodio molto grave e che in poco tempo ha fatto il giro del globo.
Il calciatore è stato ripreso in casa mentre scalcia brutalmente il suo gatto. Il video è stato realizzato da suo fratello, per cui tutti in quel momento erano consapevoli di quello che stava accadendo. Zouma forse ha scambiato il felino per un pallone da calcio, ma quello in realtà è solo un essere vivente come noi. Subito tanta indignazione nel mondo del calcio, tra chi ha chiesto una squalifica a vita per il calciatore e chi anche una denuncia.
Come se non bastasse, al termine di questo terrificante filmato è arrivato anche uno schiaffo al povero gatto, preso in braccio da un bambino. Parliamo di scene davvero raccapriccianti. Sembrerebbe che a scatenare la rabbia di Zouma sia stato proprio il gatto, reo di aver fatto cadere un vaso. Ma si può davvero arrivare ad avere una reazione del genere?
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Il West Ham ha deciso di prendere internamente una decisione sui provvedimenti da prendere. Zouma è stato riempito di insulti, e questo ovviamente è il minimo. Ma c’è anche chi, in qualche modo, ha provato a calmare le acque. Parliamo del suo compagno di squadra Antonio, che ha commentato così l’accaduto: “Siamo davvero sicuri che Zouma abbia fatto peggio di chi dice frasi razziste? Magari loro prendono qualche giornata di squalifica e poi tornano in campo, perché qui si parla addirittura di radiazione? Sono d’accordo nel dire che abbia fatto una cosa stupida, ma non peggio di chi è un razzista“.
E’ intervenuto sull’accaduto anche l’attaccante del Milan, Rafael Leao. Il portoghese ha condiviso su Instagram l’estratto delle parole di Antonio, aggiungendo delle emoji che indicano un applauso. Ma non è tutto: Leao ha anche scritto “Say no more”, ovvero “Non serve aggiungere altro”. Insomma, Rafa sembra essere d’accordo con quello che ha detto Antonio: giusto condannare il gesto, ma senza farne una vera tragedia.