L’analisi tattica pezzo per pezzo del secondo gol di Olivier Giroud, la splendida realizzazione che ha deciso il derby di ieri sera.
Il Milan ieri sera ha vinto un derby che, secondo molti opinionisti ed addetti ai lavori, sembrava perso in partenza. L’anima combattiva del Diavolo è tornata a ruggire nel momento più difficile, quando il vantaggio iniziale dell’Inter appariva come impossibile da ribaltare.
Un successo che porta la firma in particolare di un uomo. Il numero 9 rossonero Olivier Giroud, che dopo il torpore di un primo tempo dominato dai nerazzurri, si è letteralmente risvegliato, mostrando l’anima da bomber implacabile che ha stravolto il derby più importante degli ultimi tempi.
Dopo un gol di rapina, quello del momentaneo pareggio, arrivato con una spaccata sotto porta, Giroud ha replicato con un gol capolavoro, arrivato al minuto 78 del derby. Rete di rara bellezza, un classico per un centravanti di esperienza e di qualità come l’ex Chelsea, che in una sola notte ha giustificato il suo ingaggio.
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Giroud, rete da bomber di razza. Ma che errore dell’Inter
Ma andiamo giusto ad analizzare l’azione che ha portato al gol del 2-1, quello che ha permesso al Milan di sorpassare i rivali e di conquistare tre punti preziosissimi nella corsa al titolo nazionale.
Il Milan si butta a capofitto dopo il pareggio, mentre l’Inter stranamente boccheggia e attende nella propria metà campo. La prima chiave di volta dell’azione è l’inserimento di Davide Calabria: il terzino milanista, piuttosto timido precedentemente, trova uno spazio sulla trequarti privo di marcature. Quest’ultimo sfrutta la mancata pressione di Dimarco: il neo-entrato è preoccupato dalla posizione larga di Messias e resta più esterno, lasciando a Calabria la possibilità di inserirsi liberamente. Sarà proprio il numero 2, servito da Diaz, a vedere e lanciare Giroud in piena area interista.
Decisive anche le marcature distratte e fin troppo larghe della difesa dell’Inter. Ad inizio azione sembra che Bastoni si debba occupare di Giroud, come chiamato dal compagno di squadra De Vrij che preferisce seguire da ultimo uomo. Ma lo sviluppo della circolazione porta l’olandese a piazzarsi a uomo in ritardo sul rossonero.
Quando Giroud riceve palla ha il solo De Vrij nei paraggi, il quale si fa ingannare dal movimento perfetto del numero 9. Piede perno stile basket, con controllo a seguire verso sinistra. Una mossa che inganna il marcatore (ancora troppo distante) e consente a Giroud di calciare con facilità verso la porta.
Non esente da colpe Handanovic: il tuffo del portiere nerazzurro appare in leggero ritardo e senza spinta necessaria delle braccia. Tant’è che lo sloveno tocca il pallone (neanche angolatissimo) ma non riesce a spingerlo fuori dalla porta. La sfera si infila alla sua destra, scatenando la gioia di tutto il pubblico milanista.
Al minuto 2:20 l’azione del gol decisivo di Giroud!