Intervista del giornalista Carlo Pellegatti all’attaccante francese Olivier Giroud. Ecco le parole del numero 9 rossonero.
L’attaccante Olivier Giroud potrebbe essere titolare nel derby Inter-Milan di sabato prossimo. Intanto il francese ha risposto all’intervista del giornalista Carlo Pellegatti per StarCasinò Sport.
Le emozioni dell’approdo in maglia Milan: “La prima sensazione è stato l’orgoglio di firmare per il grande Milan. Sono sempre stato tifoso, inoltre i francesi che hanno giocato qui erano tutti forti, avevano fatto tutti bene. Come Jean-Pierre Papin, che è uno dei miei calciatori preferiti”.
Il suo approdo tardivo al calcio che conta: “Ho firmato per il Montpellier quando avevo 23 anni, ero fiero di giocare in Ligue 1. Finalmente avevo l’opportunità di giocare in alto: c’era una squadra di Premier League che mi cercava, ma ho deciso di restare in Francia scegliendo Montpellier perché era il passo giusto nella mia carriera. Ho imparato tanto in questo club, era la migliore opzione in quel momento con René Girard”.
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Giroud ha spiegato i segreti delle acrobazie in area: “Ho studiato danza quando ero al liceo e all’università. Certamente mi ha aiutato ad avere equilibrio e flessibilità. Ho fatto scienze motorie all’università di Grenoble, potevo allenarmi la mattina con la squadra e studiare il pomeriggio. Un bene per aprire la propria mente. Ho fatto due anni e ho studiato anche danza contemporanea”.
Il Mondiale vinto: “Da piccolo dicevo a tutti gli amici che avrei vinto il Mondiale un giorno. Poi è successo, il giorno prima della finale 2018 i miei amici me lo hanno ricordato. Dopo che vinci un Mondiale è difficile avere nuovi stimoli, ma il calcio è una sfida continua, ci sono sempre obiettivi da raggiungere”.
Il rapporto con Pioli: “Ha grande personalità, grida per infonderci carattere e convinzione, è un uomo di personalità. Molto diverso da Wenger, un allenatore silenzioso, calmo, raramente l’ho visto arrabbiarsi. Due tecnici diversi ma entrambi molto bravi e di grande spessore”.
Su Ibrahimovic: “Il mio idolo? Non mi piace il termine, il mio unico idolo è Gesù Cristo. Ma sicuramente mi ispiravo a lui ed a Shevchenko. I miei amici mi regalarono la sua maglia, ma questo non gliel’ho detto. Magari me la faccio firmare…”
Sulle sue prestazioni nel Milan: “I tifosi hanno visto il vero Giroud, ma so di poter aiutare di più la squadra. Mi sento bene, voglio giocare il più possibile e fare il meglio per il Milan. Scudetto? Ci crediamo, ora abbiamo un’importante partita contro l’Inter. Se vinciamo abbiamo una buona opportunità di esserci alla fine. L’obiettivo del 2022 è vincere lo Scudetto senza dubbio”.