C’è chi ritiene che il club rossonero abbia fatto un ottimo colpo assicurandosi Lazetic: ad esempio Stankovic, che lo ha allenato in Serbia.
L’unico affare in entrata del Milan nell’ultimo calciomercato di gennaio è stato Marko Lazetic, attaccante di 18 anni che è arrivato per sostituire Pietro Pellegri. Un investimento da circa 5 milioni di euro, bonus compresi.
La società rossonera ha deciso di puntare sul giovanissimo serbo, cresciuto nella Stella Rossa e che aveva debuttato in Prima Squadra a soli 16 anni. In totale 17 presenze e un gol con lo storico club di Belgrado, mentre sono 8 le reti realizzate in 18 partire con la formazione Under 19. Il ragazzo è anche nel giro della Serbia Under 19 (un gol in 5 match finora). Si parla molto bene di lui, anche se bisognerà dargli tempo per crescere ed esprimere il suo potenziale.
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Stankovic elogia Lazetic: buon affare del Milan
A conoscere molto bene Lazetic è Dejan Stankovic, che lo ha allenato nella Stella Rossa. L’ex centrocampista di Lazio e Inter ha parlato anche di lui nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: «Quando ha lasciato la Stella Rossa gli ho solo detto: “Piedi per terra”. Li avrà perché è umile. Ha possibilità enormi e lo aspetta una grande carriera. Il Milan ha scelto bene, ma deve avere pazienza. E Marko guardi da vicino il suo idolo Ibra: si impara anche dai leoni».
Stankovic è sicuro che il Milan abbia effettuato una buona scelta investendo sul giovane centravanti serbo. Gli ha dato dei consigli prima della sua partenza da Belgrado. Uno riguarda l’umiltà nell’atteggiamento e l’altra il fatto di prendere come esempio un campione esperto come Zlatan Ibrahimovic, che certamente può aiutarlo tanto a crescere.
L’allenatore della Stella Rossa ha giocato con Ibrahimovic all’Inter e ha speso parole di grande elogio nei suoi confronti: «Non sono obiettivo quando parlo di Zlatan, l’amicizia va oltre la maglia. Non è un uomo, è un leone che combatte contro tutto e tutti. Ci insegna che niente è impossibile. Non so cosa farà, ma se testa e fisico staranno bene continuerà a fare la differenza. Per lui vale quel proverbio slavo: bisogna giocare finché “il pallone non si sgonfia».
Il bomber svedese non è ancora sicuro di giocare in derby Inter-Milan di sabato e non sa neppure cosa ne sarà del suo futuro. Il contratto scade a giugno 2022 e in primavera incontrerà la società rossonera per discuterne.
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