In vista di Inter-Milan, Demetrio Albertini ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Lui è un esperto di derby, e crede che i rossoneri possano farcela sabato…
Quattro giorni al fatidico derby scudetto tra Inter e Milan. I rossoneri, ancora una volta, saranno chiamati all’impresa contro i cugini capolisti per poter sperare nel titolo stagionale. La scorsa stagione sappiamo bene com’è andata, quest’anno bisogna cercare di riscrivere il finale!
Un esperto di derby è sicuramente Demetrio Albertini, uno dei più forti centrocampisti della storia del Milan, e che in rossonero ha vinto davvero tutto; anche diverse stracittadine contro i nerazzurri. In vista dell’importante derby, l’ex centrocampista, oggi Presidente del Settore Tecnico FICG, è stato chiamato a rispondere alle domande de La Gazzetta dello Sport.
Di seguito l’intervista a Demetrio.
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Cosa serve per vincere un derby di Milano: “Senso di appartenenza, generosità per i compagni e rispetto per i colori indossati sono l’essenza di questa partita, le componenti che ti permettono di affrontarla con l’equilibrio giusto. In campo poi devono deflagrare, è così che nascono i successi”.
Come vede il Milan oggi: “Ma un blocco vincente si costruisce nel tempo. Pioli allena un gruppo che ha compiuto un percorso di crescita ormai lungo. I giocatori hanno sposato il progetto della società e si vede”.
Il suo derby preferito: “L’1-1 del ‘93, Gullit nel finale: eravamo primi ma avevamo perso smalto nelle partite precedenti, quel derby ripreso così ci diede lo slancio per ripartire. Il 2-1 del ‘94, Massaro all’89’. Da pazzi».
Chi può essere lo spacca-partite sabato: “Leao. È imprevedibile ed è sempre più consapevole delle proprie qualità, gli manca un gol in una partita così. Segnare all’Inter lo consacrerebbe, i derby ti cambiano la carriera”.
Invece, chi sarà il più lucido: “Kessie, glaciale come pochi”.
Gennaio ‘98, Milan-Inter 5-0 in Coppa. Apre lei su rigore. L’Inter, prima e fresca di vittoria sulla Juve, accusa il colpo e alla fine perderà lo scudetto. Un ko manderebbe in crisi questa Inter?
“Certo , siamo in una fase chiave. Se perdi certezze adesso, con la Champions che si avvicina…”.
Questo Milan deve pensare allo scudetto o alla Champions?: “Il risultato di sabato segnerà la stagione. È l’ultima chiamata per lo scudetto, se c’è una possibilità per riaprire il discorso è questa”.
Kessie trequartista e Tonali-Bennacer bassi può essere la soluzione per schermare il centrocampo nerazzurro: “In mezzo sanno palleggiare, da entrambe le parti. Vedere un Milan disposto così non mi dispiacerebbe. Kessie sa muoversi tra le linee e in pressione su Brozovic può alternarsi con Tonali , che sa fare tutto. Sandro è un altro giocatore rispetto all’anno scorso: si è scrollato di dosso la timidezza del giovane ed è diventato un calciatore di consistenza”.
In quale zona si deciderà la partita: ”Decide chi fa gol. Se Ibra sta bene, farà paura come sempre. Ma se sta lontano dalla porta perde efficacia, e in questi mesi oggettivamente è successo spesso…”.
Senza Zlatan, meglio Giroud o Rebic?: “Rebic lo vedo più in appoggio a un centravanti”.
Sul mercato è finita 2-1, Inter Caicedo-Gosens, Milan Lazetic. In gara?: “Stesso risultato, ma per il Milan”.