La Gazzetta dello Sport dedica una fantastica prima pagina al gigante Zlatan Ibrahimovic. Definiti gli obiettivi dello svedese, con le dovute riflessioni in corso…
La rosea ha aperto la sua edizione odierna con una analisi attenta e perspicace sulla situazione attorno a Zlatan Ibrahimovic. Ieri mattina, l’attaccante del Milan ha dato il buongiorno ai tanti tifosi attraverso un post social di poche parole ma dalla grande chiarezza.
Una sua foto, di spalle, maglia del Milan addosso e la famosa treccia a dar la sensazione di quanto Ibrahimovic sia un guerriero. In basso, la didascalia con scritto “L’ultimo dei Mohicani”. Zlatan c’è, Zlatan c’è sempre stato e ci sarà ancora per diverso tempo. Un segnale forte, mandato a pochi giorni dal derby scudetto contro l’Inter.
Lo svedese non vuole arrendersi e di certo non lo farà. Ieri, nonostante il giorno di riposo si è recato insieme a Rebic, Kjaer e Tomori a Milanello. Lavoro in palestra per lui che vuole farcela a tutti i costi per il big match del 5 febbraio. Oggi tornerà a lavoro, l’obiettivo è quello di smaltire definitivamente l’infiammazione al tendine d’Achille. Ma Ibra è già sulla giusta strada.
La Gazzetta dello Sport ha evidenziato l’importanza che Zlatan ha avuto in questo Milan da quando è arrivato. La squadra, con lui, ha nettamente migliorato i suoi risultati. I tanti giovani di Milanello si sono sentiti invogliati dalla sua caparbia e leadership e grazie al gioco di Stefano Pioli il Diavolo ha scalato le gerarchie della classifica.
Adesso, le riflessioni sono in corso. Le volontà di Ibrahimovic sono chiare, e anche quelle della società. Il Milan ha bisogno di Ibrahimovic e Ibrahimovic ha bisogno del Milan. Se le le sensazioni sul suo fisico lo consentiranno, Zlatan e la dirigenza si siederanno presto ad un tavolo per rinnovare il contratto in scadenza a giugno.
Leggi anche:
- Milan, è solo un arrivederci | È fatta, arriva a giugno!
- Milan, preso il giovane Heffernan: accordo trovato
Ibrahimovic, non solo Milan: l’attaccante vuole il Mondiale a 41 anni
Zlatan Ibrahimovic darà tutto se stesso per portare il Milan a vincere il fatidico scudetto questa stagione. Nel 2011, con Allegri in panchina, lo svedese fu decisivo. Aveva un’altra età certo, ma probabilmente non era il giocatore condizionante e maturo di adesso. Gli obiettivi con i rossoneri non sono di certo gli unici a tenere caldi gli ormoni della sua adrenalina, quella che, come spiegato nel suo libro, lo mantiene vivo e voglioso di risultati.
Ibrahimovic ha messo nel mirino anche il Mondiale in Qatar. Parteciperà ai play off della competizione a fine marzo. Tra il 24 e il 29 la Svezia affronterà la Repubblica Ceca in semifinale, e in caso di vittoria una tra Polonia e Russia in finale. Quei giorni saranno importanti per capire se a 41 anni sarà possibile per lui concedersi il lusso di giocare il terzo mondiale della sua carriera.
Ibrahimovic, il Milan e la Svezia non hanno fretta. Si riflette, consapevoli del bisogno che l’uno ha dell’altro. L’arrivo della primavera porterà certamente più chiarezza in vista del futuro e quindi della prossima stagione.
Visualizza questo post su Instagram