Milos Kerkez, il terzino ungherese ceduto dal Milan agli olandesi dell’Az Alkmaar, è solo l’ultimo di una lista di calciatori acquistati dai rossoneri e mai schierati (o davvero poco utilizzati) in prima squadra
Era arrivato l’ultimo giorno della scorsa sessione di calciomercato invernale, Milos Kerkez. Prelevato dal ETO Fc Gyor, al giovane terzino ungherese, classe 2003, era stata riservata una presentazione importante con Maldini, Massara ed esibizione della nuova maglia, come si addice ai grandi.
Aggregato alla Primavera, Kerkez si allenerà in qualche occasione con Pioli e i suoi, debuttando “ufficialmente” con il Milan, la scorsa estate, nell’amichevole contro la Pro Sesto, nella quale peraltro ha segnato due gol. Nessuna presenza in Serie A e in altre competizioni ufficiali per il giovane ungherese che ora proseguirà la carriera in Olanda con l’Az Alkmaar, un club prestigioso in patria e habituée dell’Europa League.
Nessuna presenza – dicevamo – per Kerkez, il quale si aggiunge alla lista di quegli acquisti che non hanno mai esordito o giocato davvero pochi minuti con il Milan dopo il loro approdo in rossonero. Di seguito ve ne ricordiamo alcuni, tra i quali non mancano calciatori tuttora in attività.
Adiyah, Montelongo, Salamon e altre “meteore” rossonere
Cominciamo il nostro excursus dal 2009. Nell’ottobre di quell’anno, il Ghana si laurea campione del mondo Under 20 in Egitto. Di quella squadra, il Milan acquistò il capocannoniere della competizione, Dominic Adiyah, arrivato dai norvegesi del Fredrikstad per 1.5 milioni di euro. Il ghanese si allena con i nuovi compagni e viene tesserato a gennaio senza però mai disputare un minuto in rossonero. Ad agosto 2010 viene ceduto alla Reggina in Serie B e da lì inizierà un pellegrinaggio calcistico che lo porterà ad indossare le maglie di Partizan Belgrado, Arsenal Kiev, Karsikaya (Turchia) fino al trasferimento in Thailandia dal 2015. Nei Mondiali di Sudafrica 2010, ha sbagliato uno dei rigori che hanno condannato il Ghana all’eliminazione ai quarti contro l’Uruguay.
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Nessun minuto al Milan anche per l’uruguaiano Bruno Montelongo arrivato in rossonero dal River Plate di Montevideo. Curiosamente il suo acquisto è stato ufficializzato il 25 agosto 2010, lo stesso giorno della citata cessione di Adiyah alla Reggina. Con il Milan, Montelongo gioca una partita con la Primavera (con gol al Padova) poi a gennaio passa in prestito al Bologna. Qui si infortuna al ginocchio e, a fine stagione, tornerà in patria. Dal 2012 al 2017 giocherà con continuità al River Plate di Montevideo prima di tornare in Europa, in Spagna, dove indosserà le maglie di Extremadura, Cordoba e Jerez.
Non è andata meglio a due connazionali di Montelongo, Mathias Cardacio e Tabaré Viudez. Arrivati insieme non avranno fortuna con Ancelotti. Il primo disputerà solo 46 minuti, l’altro appena 7 secondi, subentrando a Beckham nel finale di un Milan-Atalanta dell’8 marzo 2009. Nemmeno il tempo di toccare il prato di San Siro che ecco il fischio finale dell’arbitro con l’abbraccio consolatorio (e l’inevitabile risata) di capitan Maldini. Dopo un’esperienza in Turchia al Kasimpasa, Viudez è tornato in patria e tuttora milita nel Defensor, stesso squadra in cui ha ritrovato proprio Cardacio.
Il 31 gennaio 2013, ultimo giorno di mercato di quella sessione, il Milan annuncia l’acquisto dal Brescia del difensore polacco Bartosz Salamon, assistito da Mino Raiola. Allegri non gli concederà nemmeno un minuto. Nel luglio seguente passa alla Sampdoria poi al Pescara, al Cagliari, al Frosinone e alla Spal, ultimo club italiano prima del ritorno in patria al Lech Poznan dove gioca tuttora.
Dal Messina al Milan nell’estate 2005, un trasferimento che poteva significare una svolta nella carriera del portiere Dimitrios Eleftheropoulos, ex bandiera dell’Olympiakos. Con i rossoneri di Ancelotti disputerà due amichevoli estive, negli Usa, con Chelsea e Chicago Fire. L’esperienza in rossonero finirà subito quella estate con il passaggio alla Roma, nella quale sarà addirittura il terzo portiere. Nel 2006-07, un’altra stagione in A con l’Ascoli (c’era lui in porta in un Ascoli-Milan 2-5 dell’aprile 2007) poi un biennio con il Siena. Tornato in patria, è diventato allenatore.
Un’altra meteora in rossonero è stato il difensore brasiliano Felipe Mattioni, anche lui assistito da Raiola. Arrivato in prestito dal Gremio nel gennaio 2009, disputerà un solo minuto, subentrato a Kakà in un Catania-Milan (0-2). A fine stagione, il Milan non riscatterà il giocatore che andrà poi al Maiorca, all’Espanyol e all’Everton. Nel 2017, il ritorno in Brasile dove tuttora è in attività con il Novo Hamburgo.
Ha accumulato una grande esperienza in Serie B, il difensore Claiton dos Santos. Il Milan lo preleva 17enne dal Bologna nel 2002. Ancelotti gli concede appena cinque minuti in Coppa Italia con l’Ancona, nell’annata in cui il Milan vinse Champions League e proprio la Coppa Italia, trofei che il brasiliano può comunque iscrivere nel suo palmares. Dopo il Milan, Claiton ha disputato quattro stagioni con il Varese, tre al Bari e altrettante con Crotone e Cremonese