A distanza di quasi quattro anni, Mirabelli torna a lavorare nel mondo del calcio: ha firmato per un club di Serie C.
Dopo averlo più volte sentito parlare del Milan, con varie critiche all’attuale dirigenza, Massimiliano Mirabelli rientra nel calcio da dirigente. Lo fa ripartendo dal “basso”, visto che lavorerà per una squadra che oggi milita in Serie C.
Il Padova ha annunciato l’ingaggio il suo ingaggio come direttore sportivo con contratto valido fino a giugno 2024. Il dirigente calabrese sostituisce Sean Sogliano, che assieme all’assistente Fabio Gatti ha terminato la collaborazione con il club veneto. Attualmente la squadra è seconda nella classifica del Girone A, a soli due punti dalla capolista Sudtirol, quindi è candidata alla promozione in Serie B.
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Mirabelli era diventato direttore sportivo del Milan il 17 aprile 2017, pochi giorni dopo che Fininvest aveva venduto il club alla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li. Era stato voluto fortemente dal nuovo amministratore delegato Marco Fassone, che lo conosceva bene dai tempi dell’Inter. In nerazzurro era stato osservatore prima e capo degli osservatori poi. Nel suo curriculum anche collaborazioni con Rende, Empoli, Cosenza, Ternana e Sunderland.
La sua prima campagna acquisti da ds del Milan è clamorosa. Vengono investiti oltre 200 milioni di euro per comprare undici calciatori: Antonio Donnarumma, Andrea Conti, Ricardo Rodriguez, Leonardo Bonucci, Mateo Musacchio, Lucas Biglia, Franck Kessie, Fabio Borini, Hakan Calhanoglu, Nikola Kalinic e André Silva. Vennero fatte anche cessioni per circa 60 milioni, oltre al rinnovo complicato di Gianluigi Donnarumma.
Nonostante i grandi investimenti e l’obiettivo dichiarato di qualificarsi in Champions, la squadra (allenata prima da Vincenzo Montella e poi da Gennaro Gattuso) concluse il campionato di Serie A in sesta posizione. In Europa League, invece, venne eliminata agli Ottavi dall’Arsenal.
Terminata la stagione, emersero problemi finanziari della proprietà e Yonghong Li perse il Milan a favore del fondo Elliott Management Corporation, che aveva in pegno le azioni del club dopo un prestito effettuato alla proprietà “cinese”. Il cambio alla guida del Diavolo ha comportato anche una rivoluzione del management, dunque Mirabelli non è stato confermato come direttore sportivo e Fassone come amministratore delegato.
Prima di lasciare la società rossonera, il dirigente calabrese aveva rinnovato il contratto di Alessio Romagnoli e preso a parametro zero Pepe Reina, Ivan Strinic e Alen Halilovic. Dal 24 luglio 2018 è rimasto senza alcun incarico nel mondo del calcio, nonostante qualche rumors che lo accostava a delle squadre. Adesso ha iniziato una nuova esperienza lavorativa al Padova e conta di rilanciarsi. In Veneto ritrova Antonio Donnarumma, che proprio lui aveva riportato al Milan nell’estate 2017.