La lunga intervista di Olivier Giroud rilasciata al Corriere dello Sport. Ecco le dichiarazioni del centravanti francese
Domenica sera a San Siro arriva la Juventus di Massimiliano Allegri. Il Milan è chiamato a rilanciarsi dopo il ko beffa contro lo Spezia. Serve una grande prove da parte degli uomini di mister Stefano Pioli. Servono i gol dei bomber, Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud.
Il tecnico rossonero non ha ancora deciso chi partirà dal primo minuto, difficile che lo facciano insieme come ipotizzato da qualcuno nelle scorse ore.
Olivier Giroud, nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha parlato proprio dell’importanza dello svedese in gruppo: “E’ il motore della squadra, è esigente specialmente con i giovani, ma anche con gli altri. Vuole sempre fare bene perché è al top fisicamente e pretende lo stesso dagli altri. E’ importante sia in campo sia nello spogliatoio. Tutti insieme puntiamo ad arrivare in alto”.
Impossibile non tornare sul ko contro lo Spezia I rossoneri sono reduci dalla sconfitta contro lo Spezia, ma Giroud non è preoccupato: “Non dobbiamo perdere fiducia in noi stessi o farci assalire da timori e dubbi perché abbiamo perso in casa un match che dovevamo vincere. Contro la Juventus voglio rivedere il solito Milan generoso, determinato e pronto a riscattarsi subito. D’accordo siamo caduti male, ma siamo pronti a combattere, come si dice, con il coltello tra i denti”.
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La scelta di Giroud
Caso Serra – “L’arbitro ha subito capito di aver sbagliato: ha chiesto scusa e gli si leggeva in faccia che era dispiaciuto. Purtroppo si è trattato di una situazione di gioco che è accaduta e sulla quale non possiamo fare niente. Dovevamo vincere e invece l’abbiamo perso. Messa così, è davvero tanto frustrante, ma penso che anche noi abbiamo le nostre responsabilità: potevamo chiudere il confronto segnando il 2-0 e non ci siamo riusciti. Ora è necessario usare questa frustrazione che ci è rimasta dentro per far bene con la Juventus. Non vogliamo più vivere una sensazione tanto brutta e sta a noi non commettere di nuovo certi errori”.
Religione – “Per me la bibbia è come aria fresca. Mi nutro di quelle parole e sono più forte grazie alla mia fede. Sono fiero e orgoglioso della mia fede. Ho bisogno dell’aiuto di Cristo quando prendo le decisioni importanti nella vita. Nel gennaio 2020 ero sul punto di andare all‘Inter ho chiesto a lui cosa dovevo fare. Alla fine sono rimasto al Chelsea, ho vinto e ora sono qui. Evidentemente era scritto che finisse così”.