Simpatica intervista rilasciata ai canali ufficiali del Milan da Alessandro Florenzi, terzino (o meglio, tuttofare) della squadra di Pioli
Alessandro Florenzi si racconta, parla della squadra, di Ibrahimovic, dello Spezia e anche della Juventus. Lo ha fatto attraverso una intervista realizzata da Milan TV e pubblicata pochi minuti fa sui canali social della società.
Arrivato al Milan in estate dalla Roma e fresco della vittoria dell’Europeo con la maglia della Nazionale Italiana, Florenzi ha avuto qualche difficoltà ad inizio stagione. Sicuramente non si può parlare di problemi di ambientamento, anzi: Alessandro è uno di quei giocatori che si trova a suo agio con qualsiasi compagno e con qualsiasi squadra, in qualunque spogliatoio. Semplicemente non ha avuto fortuna dal punto di vista degli infortuni.
Diversi problemi fisici per lui infatti, addirittura una operazione al ginocchio che gli ha impedito di giocare con continuità nella prima parte di stagione. Ma col passare del tempo Florenzi si è integrato sempre meglio nel Milan e, grazie anche ad una condizione atletica finalmente ottimale, si è imposto nel gruppo di Stefano Pioli. Sicuramente è stato favorito anche dall’assenza di Davide Calabria ultimamente, ma col recupero di quest’ultimo il Milan può ritenersi davvero ben coperto nel reparto della fascia destra.
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Florenzi apre questa piacevole chiacchierata con un commento sull’andamento personale della stagione: “Era questo quello che mi aspettavo. Spero di poter dare ancor di più di quello che posso effettivamente. Sto cercando di ripagare la fiducia che ha avuto il Milan in me. Ho avuto qualche problemino al menisco, ma tutto è stato risolto in un mesetto grazie all’operazione. Dopo si è visto, in parte, quello che Florenzi può dare a questa squadra”.
Si passa poi a parlare dell’importanza di essere in un club come il Milan: “L’ho detto anche all’inizio. Il Milan è stata la squadra che più di tutte ha dimostrato di avere fiducia in me. Dal sottoscritto avrà sempre il 110%. Sono fatto per dare sempre tutto quello che ho e anche di più. Le punizioni? Quando sono lì vedo vicino a me giocatori come Theo Hernandez, anche Giroud e ovviamente Zlatan. In quel momento parliamo al massimo due secondi, basta anche uno sguardo per capire chi dovrà calciare in quella situazione. Dipende anche da chi se la sente di più. Io rimango l’Ale di sempre in ogni situazione, ormai ‘ci ho fatto carriera’ sulle punizioni ma resto a disposizione del mister che può utilizzarmi come meglio crede”.
Sulla Juventus: “Penso che la gara con la Juve si prepari da sola. E’ una partita che può darci uno slancio incredibile. Dobbiamo concentrarci solo su noi stessi. Stiamo anche preparando la sfida dal punto di vista tecnico-tattico insieme al mister. Eravamo pronti anche contro lo Spezia, siamo stati sfortunati con quell’episodio incredibile di Messias. Avevamo giocato anche molto bene nel primo tempo, ma queste cose in Serie A poi le pagi. Adesso però vogliamo rimediare e vincere la partita di domenica”.