Confermata la condanna all’ex giocatore rossonero. Dovrà scontare nove anni di carcere per violenza sessuale! La decisione della Corte di Cassazione di Roma…
La notizia sta rimbalzando in ogni canale di comunicazione. Robinho, ex attaccante del Milan, è stato condannato a 9 anni di carcere. La Corte di Cassazione di Roma ha confermato la decisione nella giornata di oggi. La pena da scontare è rivolta al brasiliano e all’amico Ricardo Falco.
I due sono stati condannati in via definitiva per violenza di gruppo commessa nell’anno 2013 a Milano, quando Robinho vestiva appunto la maglia del Milan. Vittima dell’aggressione a sfondo sessuale è stata una ragazza albanese che allora aveva soltanto 23 anni. La prima condanna risale al 2017, poi nel 2020 venne confermata in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano.
Leggi anche:
Nello stesso anno, Robinho era da poco approdato al Santos, ma a causa del diffondersi di alcune intercettazione shock che confermavano l’accaduto, il club brasiliano decise ad ottobre prima di metterlo fuori rosa e poi di svincolarlo. L’ultima partita giocata dall’attaccante risale al 19 luglio 2020, in Basaksehir-Kayserispor.
Oggi, la Corte di Cassazione di Roma ha quindi respinto il ricorso dei legali del calciatore brasiliano, che avevano tentato di sviare alla faccenda definendo il rapporto tra le parti “consensuale”. Robinho e Falco avevano sempre negato di aver commesso il reato, con gli stessi legali dei due a sostenere che non ci fossero prove a sufficienza per non ritenere consensuale il rapporto con la donna in questione.
Oggi, però, giustizia è stata fatta. Adesso, la nuova fase del procedimento verterà sull’estradizione del condannato. In Italia e in Brasile vigono leggi diverse e bisognerà definire in quale nazione Robinho dovrà scontare la sua pena.