Ecco le parole di Zlatan Ibrahimovic dopo Milan-Spezia, quando lo svedese è andato a consolare l’arbitro Serra ormai in lacrime.
Tutto ciò che è successo nel finale di Milan-Spezia è nell’immediato post-partita ha del paradossale. Prima il gol di Junior Messias non convalidato per il fischio sbrigativo dell’arbitro Serra. Poi la rete dell’1-2 subita dai rossoneri per opera di Gyasi che ha regalato 3 punti inaspettati ai liguri.
Una partita incredibile e davvero maledetta per i colori rossoneri. I calciatori sono usciti dal terreno di gioco furiosi e delusi, perché la decisione di Serra di fischiare il fallo su Rebic un secondo prima del gol di Messias ha di fatto tolto la rete della vittoria, rilanciando automaticamente le ambizioni dello Spezia.
Ancor più incredibile ciò che è accaduto negli spogliatoi di San Siro. A piangere a fine partita non sono stati i rossoneri, consapevoli di aver dato tutto in campo, bensì lo stesso Marco Serra. Il fischietto torinese, consapevole di aver commesso un errore di valutazione decisivo, è scoppiato in lacrime.
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Ibra nello spogliatoio degli arbitri a fine match
Il grande spirito del Milan e dei suoi uomini forti è testimoniato da ciò che scrive oggi il Corriere della Sera. Il quotidiano nazionale ha ricostruito ciò che è accaduto negli spogliatoi, quando la delusione per la sconfitta clamorosa era ancora calda.
Alcuni calciatori della formazione di Pioli, in primis Zlatan Ibrahimovic, sono andati direttamente nella stanza degli arbitri. Il motivo? Non alimentare le proteste, bensì consolare il signor Serra che era visibilmente provato già negli ultimi minuti del match. L’arbitro aveva subito chiesto scusa ai milanisti per quel fischio avventato che di fatto ha tolto un gol a Messias.
Ibra è stato tra i primi a ‘perdonare’ Serra e capire l’errore umano. Lo svedese avrebbe pronunciato una frase consolatoria di questo tipo: “Tranquillo, sbagli tu come sbaglio io“. Grande spirito sportivo ed umanità dimostrata dall’attaccante del Milan, il quale spesso viene tacciato di essere un personaggio presuntuoso e frivolo, mentre in realtà è un vero leader in campo e fuori.
Nonostante la rabbia scaturita dal risultato e dall’abbaglio arbitrale ed i tanti sfottò subiti in queste ore, si è palesato lo stile Milan. Una squadra defraudata palesemente in questo modo che non solo ha subito voltato pagina, ma ha avuto l’onore di andare a consolare l’arbitro senza serbare rancore o scatenare rivolte.