Pioli ha fatto esordire un altro giovane del Milan Primavera: si tratta di Roback, entrato contro il Genoa in Coppa Italia. Conosciamolo meglio.
Dopo Luca Stanga a Venezia di campionato, un altro giovane rossonero ha fatto il proprio debutto con la Prima Squadra. Infatti, in Milan-Genoa degli Ottavi di Coppa Italia c’è stato l’esordio di Emil Roback, subentrato a Olivier Giroud al 118′.
Nei pochi minuti a disposizione l’attaccante della Primavera di Federico Giunti ha cercato di rendersi pericoloso, lottando su ogni pallone e mostrandosi determinato nel suo approccio alla partita. L’atteggiamento mostrato è quello giusto, anche se ha giocato troppo poco affinché possano essere emessi dei giudizi. Intanto l’aver debuttato, seppur da comparsa, gli darà sicuramente stimoli per il futuro.
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Emil Roback: carriera, ruolo e caratteristiche
Roback è nato il 3 maggio 2003 a Norrkoping, in Svezia. Dopo i primi passi nel mondo del calcio mossi nella sua città, nel 2015 si è trasferito nel settore giovanile dell’Hammarby. Nel gennaio 2020, a soli 16 anni, ha firmato il suo primo contratto da giocatore professionista e poi è stato ceduto in prestito al Frej in terza divisione. Quando è rientrato alla base, ha debuttato in Prima Squadra nella partita di Coppa di Svezia contro il Goteborg persa 1-3.
Ad agosto 2020 il Milan lo ha acquistato per poco meno di 2 milioni di euro. Si tratta di uno dei giovanissimi talenti scovati dal capo-scout Geoffrey Moncada e dai suoi collaboratori. Nel suo caso c’è probabilmente anche un po’ di zampino di Zlatan Ibrahimovic, comproprietario dell’Hammarby. Proprio Ibra ha speso parole di elogio per il ragazzo: «In Svezia non ci sono Ibrahimovic. E vorrei che ce ne fossero. Uno che non sembra svedese esiste: Emil Roback. Fisico, velocità, tecnica, movimenti. Infatti il Milan lo ha preso, è davvero forte. È il futuro della Svezia».
Roback è così approdato nella Primavera del Milan, con la quale finora ha realizzato 7 gol in 34 presenze. È uno dei talenti migliori della squadra guidata da mister Giunti, che nel campionato 2021/2022 sta un po’ faticando ma che conta molto sul suo apporto.
Il 18enne svedese di origine gambiana è un attaccante ben messo fisicamente (è alto 1,86 metri) e anche veloce, oltre che dotato fisicamente. Anche se ha grande stima per Ibrahimovic, il suo più grande idolo e fonte di ispirazione è Thierry Henry. Roback ha ammesso di vedere e rivedere le giocate dell’ex campione: «Spesso preparo le partite guardando i video delle sue giocate, penso di avere un po’ il suo stile».
Henry si è affermato con la maglia dell’Arsenal, la stessa che avrebbe potuto indossare anche lui se il Milan non avesse beffato sia i Gunners che il Bayern Monaco riuscendo ad accaparrarsi il suo cartellino. Come al francese, anche a lui piace partire da dietro per poi puntare la porta sfruttando la sua progressione e abilità nel saltare l’avversario. A volte esagera con le azioni personali, deve maturare in questo come nell’essere più incisivo in zona gol.
Vedremo se Roback, già nel giro delle nazionali giovanili della Svezia, sarà destinato ad avere un grande futuro. Ibrahimovic e il Milan scommettono su di lui.