Maldini prima di Milan-Genoa ha parlato di più temi: dalla titolarità di Daniel al calciomercato.
Serata speciale a San Siro. Non c’è solamente il ritorno di Andriy Shevchenko e Mauro Tassotti da avversari. C’è anche la titolarità di Daniel Maldini nella sfida Milan-Genoa di Coppa Italia, senza scordare il ritorno dal primo minuto di Ante Rebic e Fikayo Tomori.
Paolo Maldini nel pre-partita è intervenuto ai microfoni di Mediaset per parlare innanzitutto del figlio Daniel: «L’opportunità è allenarsi tutti i giorni in una squadra di alto livello e prendere ogni giorno qualcosa da calciatori più esperti. Non ricordavo di aver debuttato in Coppa Italia col Genoa 37 anni fa».
L’arrivo di un rinforzo in difesa non è sicuro, nonostante dal Milan avevano fatto trapelare la volontà di prendere un sostituto dell’infortunato Simon Kjaer: «Si fanno anche troppi nomi, alcuni sono inventati e non ci mettiamo a smentire tutto. Noi preferiamo lavorare a fari spenti, è la nostra maniera di essere e di vivere questo mondo. Comunque si è vista l’affidabilità di tutti i centrali, abbiamo dimostrato grande solidità e non è detto che arrivi per forza qualcuno da qui a fine campionato».
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Si parla poi di Andriy Shevchenko, che al Genoa si trova in una situazione davvero molto complicata adesso: «Lo sapeva, credo. La scelta era rischiosa. Non posso commentare, non essendo dentro. Non l’ho visto contento ovviamente. È normale, chi fa questo lavoro ci mette il cuore e dà tutto. Poi ci sono momenti difficili in cui ti devi aggrappare a qualcosa».
Sicuramente a Milano si sorride più che a Genova in questo momento. Sheva rischia l’esonero dopo la partita di Coppa Italia di stasera a San Siro. Già si parla di possibili sostituti. Non è riuscito a dare la svolta che il club ligure si aspettava dopo l’esonero di Davide Ballardini.