E’ Paolo Condò – sulle colonne de La Repubblica – ad esaltare le prestazioni di Rafael Leao e Theo Hernandez. Nessuno ha la fascia mancina del Milan
Il Milan di Stefano Pioli vince agevolmente contro il Venezia. Un 3 a 0 che porta le firme du Zlatan Ibrahimovic e Theo Hernandez. Sia l’attaccante svedese che il il terzino francese hanno sfruttato al meglio le intuizioni di Rafael Leao. Il portoghese è stato uno dei grandi protagonisti, con una partita davvero eccezionale.
Quando l’ex Lille sta bene, per gli avversari diventa davvero imprendibile. Giovedì gli erano bastati pochi minuti nel finale di gara per mandare in confusione i centrali della Roma. Ieri è toccato ai difensori del Venezia capirci davvero poco.
La fascia sinistra del Milan si dimostra, ancora una volta, letale. E’ in quel lato, infatti, che la squadra di Pioli riesce facilmente a creare la superiorità numerica. In pochi – forse nessuno in Serie A – può permettersi una coppia di esterni come quella rossonera, formata da Theo Hernandez e Rafael Leao. Una coppia che fa venire gli incubi agli avversari.
Una coppia che può considerarsi anche un tris, visto che spesso, in passato, padrone della fascia sinistra è stato anche Ante Rebic. Il croato ben presto tornerà a dare una mano alla squadra, come sa fare, dopo mesi complicati per diversi infortuni.
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Condò esalta Leao-Hernandez
Paolo Condò esalta la fascia sinistra del Milan. Il noto giornalista – intervenuto sulle colonne de La Repubblica – ha voluto scomodare paragoni illustri, per far capire quanto siano forti i due calciatori di Stefano Pioli, che corrono non solo in campo ma anche verso il rinnovo
“Il recupero di Leao ha restituito al Milan quella dorsale sinistra che è il vero plus della sua scacchiera. Theo Hernandez ha segnato due gol: succede spesso che una buona disposizione si rifletta anche nel tabellino marcatori. Ma non è (solo) questo il punto: quando Theo e Leao possono dialogare e sovrapporsi, approfittando magari di un ulteriore acceleratore di gioco come Tonali, il Milan squilibra gli avversari costringendoli a sovraccaricare quel lato e liberando spazi altrove. La combinazione fra la potenza del terzino e la classe leggera dell’attaccante vale lusinghieri confronti internazionali: Alaba-Vinicius al Real o Davies-Sané al Bayern, o ancora Robertson-Mané al Liverpool. Questi tandem hanno già fatto grandi cose in Champions e abitano all’attico, ma le potenzialità dei due milanisti – i rinnovi vanno chiusi al più presto – potrebbero portarli da quelle parti”.