Messias è stato intervistato da Pellegatti e ha detto una cosa che fa davvero tanto riflettere. Un aspetto fondamentale del suo carattere
Il 2021 è stato l’anno di Junior Messias. Dopo una stagione di altissimo profilo con il Crotone – nonostante la retrocessione -, in estate è arrivata la chiamata del Milan. Che ha deciso di chiudere il calciomercato con lui.
Un’operazione che non ha trovato molti consensi. Una buona parte della tifoseria era convinta che in quel ruolo servisse un calciatore diverso, sicuramente più idoneo a certi palcoscenici, visto che il Milan, dopo tanti anni, tornava in Champions. All’inizio ha avuto tantissime difficoltà a causa dei problemi fisici, poi li ha superati fino a trovare continuità di minutaggio, con tango di gol contro l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano.
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Insomma, una storia bellissima quella di Messias. Che solo pochi anni fa era nelle serie inferiori d’Italia, poi si è ritrovato a decidere un’importante partita di Champions. Per lui quegli anni nelle serie inferiori sono stati di fondamentale importanza, sotto tutti i punti di vista, soprattutto caratteriali. Lo hanno aiutato a crescere in autostima e tranquillità, doti che oggi mette in risalto quando gioca con la maglia del Milan in Serie A e in Europa.
In un’intervista a Carlo Pellegatti per StarCasinò Sport, il calciatore ha infatti spiegato un qualcosa che per chi ascolta dell’esterno sembra difficile da comprendere, eppure è così: “L’esperienza nelle serie minori mi ha insegnato ad avere più tranquillità, perché avevo più pressione a giocare in Eccellenza o Serie D che in Serie A. Adesso mi sento più sicuro e più maturo“. L’esperienza in quei campionati lo ha aiutato a gestire le emozioni, l’ansia da prestazione e tanti altri aspetti mentali che lo hanno reso oggi più forte, più determinato e sicuro dei propri mezzi.
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