Luis Muriel è il nuovo nome per l’attacco del Milan. Stefano Pioli lo conosce molto bene, avendolo avuto già alla Fiorentina
Con l’arrivo ormai sicuro di Boga all’Atalanta, sembra diminuire ancor di più lo spazio che Gasperini potrà concedere a Luis Muriel. In questa stagione il colombiano sta faticando un po’.
Duvan Zapata è sicuramente l’attaccante titolare della Dea, con i vari Ilicic, Pessina, Miranchuk che gli girando attorno. Muriel è stato spesso l’alternativa a gara in corso, ma in questa stagione non riesce a giocare con continuità.
Dotato di una tecnica sopraffina, Muriel non ha bisogno di grandi presentazioni. Quando è in forma è devastante, sia partendo palla al piede che chiamando la profondità alle spalle delle difese avversarie. La sua pecca maggiore riguarda gli infortuni, essendo molto fragile muscolarmente. E’ questa una delle preoccupazioni tra i tifosi rossoneri, che hanno già dovuto lottare tanto con i problemi fisici.
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Stefano Pioli e Luis Muriel si conoscono molto bene. I due hanno lavorato insieme nella stagione 2018/2019. Il colombiano approdò alla Fiorentina nel mercato di gennaio, con l’attuale allenatore del Milan che fu però esonerato ad aprile di quella stagione, dunque quasi a fine campionato. In quel lasso di tempo i due hanno trovato un gran feeling: Pioli lo ha mandato in campo ben 14 volte tra Serie A e Coppa Italia, e Muriel lo ha ripagato con ben 8 reti e e 2 assist.Un dato, quest’ultimo, da non sottovalutare in quanto dopo l’esonero di Pioli il colombiano ha trovato la via del gol solamente una volta.
Iconico e rimasto nella storia del campionato italiano quel gol siglato al suo debutto in toscana. 20 gennaio 2019: Muriel parte subito titolare nel 4-3-3 di Pioli e va a segno dopo soli 34 minuti. La partita però si mette male per la Fiorentina, che rimane in 10 a fine primo tempo e va al riposo sull’1-1. Nella ripresa ecco il lampo di genio. Muriel parte nella propria metà campo e se ne va con uno stop di tacco magico, elude la pressione di un secondo avversario allungandosi la sfera con la punta. Si fa 70 metri di campo palla al piede e poi trafigge l’estremo difensore della Sampdoria facendo esplodere il Franchi.
Solo un fuoriclasse sa fare gol del genere. Bravo anche sui calci piazzati, anche questo un fattore da non sottovalutare. Lo sa bene l’Inter, a cui Muriel (sempre con Pioli in panchina) fece gol con un siluro su punizione da 30 metri). Questo fa capire la forza di un giocatore come Muriel, che ha vissuto la sua carriera tra alti e bassi. Fa la differenza quando sta bene e Pioli lo sa con certezza. Ecco perché il tecnico emiliano approverebbe il suo acquisto, che gli permetterebbe di dare fiato a Ibra e Giroud e mischiare le carte in tavola con un attaccante dalle caratteristiche completamente diverse come Luis Muriel.