Il responsabile del progetto del nuovo stadio San Siro ha parlato dei pregi e delle qualità che avrà l’impianto di Milan e Inter.
Da qualche giorno Milan ed Inter hanno ufficializzato la scelta del progetto architettonico riguardante il futuro stadio di proprietà, che sorgerà nei prossimi anni.
Sarà ‘La Cattedrale’, proposta dallo studio americano Populous, ad aggiudicarsi il bando ed a lavorare concretamente per il nuovo San Siro. Un progetto di spessore del quale a Repubblica ha parlato il diretto responsabile.
Christopher Lee, direttore generale di Populous per la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) ha spiegato pregi e qualità del futuro impianto milanese.
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Lee: “Progetto sostenibile, al centro di un’area innovativa”
Qualche modifica è già stata fatta al progetto iniziale, per volontà del Comune di Milano: “La giunta ha deciso di confermare la dichiarazione di pubblico interesse per la proposta relativa al nuovo stadio di Milano a condizione che l’area venisse riconfigurata come un distretto sportivo con una riduzione delle volumetrie e un’ampia valorizzazione e un aumento del verde”.
Queste le caratteristiche del distretto: “L’area sarà esclusivamente pedonale, comprenderà un parco da 50 mila metri quadrati, spazi verdi all’aperto per 100 mila metri quadrati, attività sportive e ricreative all’aperto e al coperto. Un piano che verrà condiviso con il Comune e che sarà in linea con il Piano di governo del territorio”.
Lee è sicuro: il nuovo San Siro sarà unico al mondo: “La Cattedrale sarà come nessun altro stadio al mondo. Offrirà agli spettatori un’esperienza senza precedenti e sarà un impianto inclusivo, sicuro e accogliente per tutti i visitatori sia nel giorno della partita, sia quando non ci saranno match. Farà vivere un’esperienza di gioco unica nel suo genere con una Galleria destinata a diventare uno “spazio democratico” per tutti, tifosi e cittadini”.