Il Milan chiuse lo scorso anno il girone d’andata con la testa della classifica. Quest’anno invece è la prima rivale dell’Inter.
Il girone di andata del campionato 2021-2022 si è concluso ieri sera, con un turno infrasettimanale a dir poco sorprendente per alcuni risultati.
Il Napoli ad esempio ha perso in casa con lo Spezia, pochi giorni dopo aver sbancato San Siro. L’Atalanta schiacciasassi è stata fermata sul pari dal Genoa in crisi di Shevchenko.
Solo Milan e Inter continuano dunque la loro corsa effettiva verso il titolo. Proprio come un anno fa, quando a metà stagione si cominciava a capire come quella per lo Scudetto fosse una lotta tutta di stampo meneghino. Ma rispetto al 2020 le posizioni sono invertite.
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Le differenze con la stagione 2020-2021
Il Milan chiude questo girone d’andata al secondo posto, con 42 punti conquistati su 19 incontri. A 4 lunghezze di ritardo dall’Inter capolista, che attualmente è a quota 46 punti dopo la settima vittoria consecutiva in campionato.
Un anno fa la situazione era esattamente opposta. La squadra di Stefano Pioli chiuse con il titolo di campione d’inverno. Aveva 43 punti e nonostante lo 0-3 subito in casa dall’Atalanta poté chiudere la prima parte di stagione in testa, con ampie speranze di arrivare al titolo.
L’Inter invece era in ritardo. Un pareggio scialbo a Udine fece chiudere il girone d’andata a quota 41 e con un aggancio mancato alla vetta. Ma le cose si sarebbero ribaltate nel girone di ritorno, dopo il derby vinto per 3-0 dagli uomini di Antonio Conte.
C’è chi spera, in casa rossonera, che anche quest’anno le posizioni si ribalteranno in corso d’opera. Nel Milan c’è più ottimismo: la rosa è larga, gli infortunati stanno rientrando già ad inizio gennaio e si spera in un mercato di riparazione degno di nota. Inoltre l’uscita dalle coppe europee potrebbe essere anche un vantaggio nella gestione delle risorse.
Ma anche in casa Inter si guarda al futuro con sicurezza. Vantaggio degno di nota sulle rivali e una qualità di gioco e prestazioni anche superiore a quelle della squadra di Conte. Sembra che Simone Inzaghi stia volando verso il titolo, ma occhio al Diavolo che non vuole mollare.