Zlatan Ibrahimovic ha già deciso il proprio futuro. L’attaccante ha voglia di riprovarci, ancora una volta, in Champions League. Ecco quando arriverà la firma
Il tanto atteso gol in Champions League, che lo avrebbe reso il calciatore meno giovane della storia ad andare a segno, non è arrivato ma tutto lascia pensare che Zlatan Ibrahimovic abbia ancora una grande voglia di riprovarci.
Non è stata una Champions fortunata quella dello svedese. Una Champions iniziata male: avrebbe dovuto fare il suo esordio a Liverpool ma un guaio al tendine d’Achille lo ha fermato, facendogli saltare anche il match successivo contro l’Atletico Madrid.
La competizione europea più prestigiosa sembra non essere, poi, stata più una priorità per il 40enne di Malmoe, che ha giocato solo spezzoni di partita. Solo contro il Liverpool, a San Siro, Ibra è sceso in campo dal primo minuto, disputando l’intero match. Un match davvero da dimenticare. Lo svedese non è stato all’altezza della situazione ma per il riscatto definitivo bisognerà attendere la prossima stagione.
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Verso il rinnovo
Non è un segreto, ormai, che l’obiettivo di Zlatan Ibrahimovic è quello di continuare a giocare, magari con la maglia del Milan. Il periodo nero di inizio stagione, quando il problema al tendine d’Achille, gli aveva fatto saltare le prime partite, è ormai alle spalle. Ibrahimovic, nonostante l’età, sta dimostrando, almeno in campionato, di poter ancora essere decisivo.
La voglia di vincere è ancora tanta, così come quella di scrivere nuovi record. Lo Scudetto è un obiettivo così come giocare i Mondiali in Qatar con la sua Svezia. Servirà rimanere competitivi e Ibra è convinto di poterlo fare.
Il rinnovo appare scontato ma per le firme bisognerà ancora aspettare qualche settimana. L’appuntamento, come conferma Il Corriere dello Sport, in edicola stamani, è fissato per marzo. In Primavera si potranno tirare le somme e se il fisico gli permetterà di andare avanti, lo farà.
Un accordo verrà certamente trovato. Il Milan è consapevole del fatto che prima o poi bisognerà camminare con le proprie gambe, senza che Ibra tenga per mano i più giovani ma finché lo svedese vorrà andare avanti, la porta rossonera sarà sempre aperta.