L’analisi dell’episodio da moviola che ha fatto discutere opinionisti e tifosi: il contatto tra Kessie e il greco Tsimikas nella ripresa.
Il Liverpool ha dimostrato tutta la sua forza e la sua qualità tecnica stasera a San Siro, anche giocando senza diversi titolari. La vittoria sul Milan è dunque legittima.
Ma c’è un episodio della moviola del match che non convince, soprattutto nelle opinioni post-partita. A metà ripresa, in area rossonera c’è un contatto tra Franck Kessie e il difensore greco Tsimikas. L’ivoriano cade su schema da calcio di punizione.
Negli studi di Mediaset l’ex arbitro Graziano Cesari, responsabile della moviola, ha parlato di episodio da calcio di rigore: “Tsimikas si appoggia con la mano sinistra su Kessie e lo tocca anche sulla coscia. In realtà dà una spinta violenta che fa cadere Kessie, quando il pallone è in possesso al milanista. Inevitabile la caduta, ma Makkelie ha detto che non c’era nulla”.
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Dunque secondo l’analisi di Cesari l’arbitro Makkelie avrebbe dovuto concedere un calcio di rigore al Milan, episodio che avrebbe potuto riaprire la partita.
Come sostenuto dagli altri opinionisti in studio, il contatto Kessie-Tsimikas c’è ed è piuttosto chiaro dai vari replay. Ma è sembrato un classico intervento da rigore solo per il campionato italiano. Mentre in Europa appare più difficile assegnare un penalty per una spinta del genere.
Effettivamente, rivedendo l’azione, Kessie è sicuramente toccato da dietro dal terzino del Liverpool. Ma il mediano ivoriano sembra lasciarsi cadere non appena sentita la mano di Tsimikas sulla schiena. Una caduta troppo scenografica, che non ha però colto la generosità dell’arbitro o del VAR.
In Serie A spesso si fischiano rigori del genere, anche se le indicazioni del presidente AIA Nicola Rizzoli sarebbe quella di evitare questi ‘rigorini’ così facili. Nelle competizioni europee è invece molto complicato vedere sanzioni del genere. Anche se in Milan-Atletico brucia ancora la decisione assurda di Cakir di punire un mani di Kalulu assolutamente inventato.