Solo quattro i punti conquistati dal Milan nel girone di Champions League. È il secondo peggior risultato di una italiana nella storia della competizione
Milan-Liverpool ha decretato l’uscita dei rossoneri dalla Champions League. Il match di San Siro, andato in scena ieri sera, ha sottolineato una troppo evidente differenza di gioco tra l’italiana e l’inglese. 1-2 il risultato finale, con i rossoneri quasi sempre incapaci di creare spazi.
Con la sconfitta casalinga, tirando le somme, sono solo 4 i punti conquistati dal Milan in questo ritorno in Champions League. Bottino davvero scarso, considerando un pareggio contro il Porto e una vittoria contro l’Atletico Madrid. Certo, i rossoneri tornavano nell’Europa delle grandi dopo bene sette anni, e sono assolutamente da sottolineare i torti arbitrali subiti soprattutto nelle gare di andata del girone di Champions.
Ma sono certamente mancati qualità e merito ai rossoneri, che dovranno potenziarsi in vista della prossima stagione. I 4 punti conquistati, che decretano il Milan ultimo del Gruppo B e fuori da Champions e Europa League, rappresentano anche uno dei peggiori risultati di un’italiana ai gironi della massima competizione europea.
È quindi un risultato doppiamente deludente per i rossoneri di Stefano Pioli. Soltanto un’altra italiana aveva fatto peggio del Milan qualche anno fa.
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Come sottolineato da OptaPaolo, il Milan è la seconda squadra italiana a raggiungere un risultato così scarso ai gironi di Champions League. Infatti, solo la Roma è riuscita a fare peggio nella stagione 2004/2005. In quell’occasione, i giallorossi sono riusciti nell’impresa di conquistare un solo punto, e quindi far peggio dei rossoneri.
OptaPaolo raccoglie la statistica evidenziando come la Roma, oltre al Milan, sia l’altra squadra italiana ad aver raccolto quattro o meno punti nella storia dei gironi di Champions League. Ciò sta un pò a sottolineare come il calcio italiano soffra di un evidente inferiorità rispetto a quello europeo in genere.
Negli ultimi anni, solo una, massimo due le squadre di club tricolore ad andare in fondo alla massima competizione europea. C’è qualcosa che va rivisto, e sostanzialmente aggiornato. Forse, in Italia ci si fossilizza spesso in una tradizione che va sì mantenuta, ma ogni tanto anche rinnovata.