Le parole di Ivan Gazidis nel giorno di Sant’Ambrogio. Un giorno speciale per i milanesi ma anche per i milanisti. Ecco le sue dichiarazioni
Per celebrare la festività di Sant’Ambrogio, il Milan ha realizzato un’intervista con il CEO, Ivan Gazidis. Una lunga chiacchierata tra il dirigente rossonero e Mauro Suma, in cui si parla della squadra e della città di Milano, accomunate da una storia importante e da un futuro luminoso
“Mi è mancata Milano – afferma Gazidis -. E’ una città con un cuore forte, mi sento parte di essa. Ho sentito la forza e la generosità della gente. Applausi di San Siro? E’ stato un momento unico e speciale della mia vita. Non lo dimenticherò mai. Quando sono arrivato a Milano c’erano dei dubbi da parte dei tifosi ma con il tempo si sta vedendo il valore del club”.
Nuovo stadio – “Milano ha una grande storia ma è una città che guarda avanti. E’ necessario farlo. Capisco i dubbi perché San Siro è speciale ma è necessario avere coraggio. I sentimenti non si mettono in discussione. I ricordi di San Siro resteranno per sempre. Il successo dei campionati è dovuto alla creazione dei nuovi stadi. Abbiamo tutto quello che è necessario per il calcio. Vedo un futuro brillante ma serve coraggio e creare nuovi stadi. E’ fondamentale se vuoi essere al passo col mondo”.
Testa al campo – “Siamo primi in questo momento. Liverpool? Stiamo crescendo. Abbiamo sempre detto che siamo all’inizio del percorso ma abbiamo un’unità, dal vertice col presidente Scaroni, passando per Maldini, Massara e me, con Stefano. I giocatori vedono questa unione. Con il lavoro e l’unione tutto è possibile”.
Rinnovo Pioli – “Ha qualità sul campo per giocare il modo di calcio che volevo. Ha qualità personali”.
Sogno – “All’inizio era un progetto bello, ho visto subito la possibilità di vedere un Milan in alto. E’ un sogno per me. Alla fine della mia vita vorrei dire di essere stato parte di questa visione. Io amo Milano, una città che ha una visione similare a quella del club. Una visione inclusiva che guarda al futuro con coraggio. La famiglia del Milan mi ha dato energia, forza e coraggio”.