Il procuratore Giuseppe Riso ha parlato di alcuni suoi assistiti in casa Milan e non solo, riportando anche alla luce un retroscena.
Presente alla premiazione del ‘Golden Boy’ 2021, l’agente Giuseppe Riso ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti sui giovani calciatori, in particolare quelli sotto la sua procura.
In primis, ai microfoni di Tuttosport, ha elogiato Roberto Piccoli, bomber dell’Atalanta che ha vinto la selezione italiana: “Una bella soddisfazione, oltre che un motivo di orgoglio. Significa che stiamo lavorando nella maniera giusta. L’obiettivo per il futuro è quello di giocare un Mondiale e sono convinto che Roberto ci riuscirà”.
Ma nella scuderia di Riso vi sono anche alcuni talenti di stampo rossonero. Come gli attaccanti Lorenzo Colombo e Daniel Maldini, tutti e due di proprietà Milan.
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Maldini sarà il futuro del Milan. E rispunta il retroscena Tevez
L’agente FIFA ha parlato di Colombo come di uno dei talenti maggiormente migliorati di recente: “Colombo è sicuramente il più pronto. È di proprietà del Milan e con i rossoneri ha già segnato anche in Europa. Alla Spal, dov’è in prestito in questa stagione, sta crescendo molto”.
Riso fa capire come il Milan non se lo lascerà scappare. Idem per quanto riguarda Daniel Maldini: “Dove mi immagino Daniel in futuro? Sempre al Milan. La pressione con Paolo? Si gestisce esattamente come gli altri ragazzi. Daniel ha la fortuna di avere un esempio come Paolo in casa e sicuramente è un bell’aiuto. Ma Paolo Maldini è molto rigoroso nello scindere il ruolo di papà da quello di dirigente del Milan”.
Infine l’agente torna a parlare di una trattativa storica che riguardò il Milan qualche anno fa, quella del mancato passaggio di Carlos Tevez in rossonero: “La trattativa più strana fu quella per portare Tevez al Milan, che poi purtroppo non si concluse. Anche perché Adriano Galliani era il dirigente più difficile con cui lavorare”.
Tevez fu un grande rimpianto del Milan di Berlusconi e Galliani, un colpo sfumato in extremis. Oltre il danno la beffa: qualche anno dopo l’Apache sbarcò ai rivali della Juventus, vincendo tre scudetti consecutivi.