In Serie A è allarme per i tantissimi infortuni subiti dai calciatori. Colpa delle gare troppo ravvicinate e dei pochi allenamenti.
Oggi la Gazzetta dello Sport ha raccolto alcuni dati allarmanti sugli infortuni e sugli stop muscolari subiti dai calciatori, durante la stagione in corso in Serie A.
Numeri pazzeschi, visto che si parla di quasi mille gare saltate per k.o. fisici complessivamente nel campionato italiano. E siamo soltanto alla quindicesima giornata, dunque neanche a metà stagione.
La ricerca del quotidiano sportivo ha messo in evidenza anche un altro dato: il Milan ed il Napoli, ovvero le due squadre prime in classifica, sono le più falcidiate dagli infortuni.
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Milan, già otto infortuni seri in stagione
Il Milan è dunque la squadra che ha pagato un tributo altissimo sinora con la sfortuna. Numericamente i rossoneri sono in testa a questa speciale classifica, con ben 76 gare saltate complessivamente in campionato.
Il Napoli capolista è invece leader per numero di calciatori che hanno saltato almeno 4 gare di fila per infortunio. Non sono da meno i rossoneri, che con lo stop sicuramente lungo di Kjaer vantano otto calciatori vittime di infortuni seri da agosto ad oggi.
Oltre al danese, anche i vari Krunic, Messias, Bakayoko, Rebic, Giroud, Castillejo e Calabria sono stati costretti a fermarsi almeno per un mese. Numeri e resoconti shock, che confermano le paure degli allenatori e dei preparatori.
Le cause di questi numerosi infortuni sono da ritrovarsi nelle troppe partite giocate consecutivamente. Si scende in campo ogni 3 giorni, c’è poca possibilità di allenarsi regolarmente ed una richiesta di sforzo muscolare enorme. Inoltre, nonostante l’allarme Covid sempre presente, si gioca ad ogni latitudine, con spostamenti aerei, viaggi in treno o in pullman. Una fatica immane.
A preoccupare è anche l’entità degli infortuni. Sempre meno sono le diagnosi leggere di affaticamenti o risentimenti muscolari, mentre aumentano in ogni club i casi di stiramenti, lesioni o addirittura strappi. Il che significa settimane di stop forzato e danni tecnico-economici per le squadre coinvolte.