Scaroni: “Nuovo stadio vitale. Eravamo pronti a lasciar Milano”

Le parole di Paolo Scaroni in merito alla costruzione del nuovo stadio. Ecco la sua intervista al Corriere di Milano

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, è tornato a parlare della costruzione del nuovo stadio. Il numero uno del club è stato intervistato, insieme all’AD dell’Inter, Antonello, dal ‘Corriere di Milano’.

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni (©LaPresse)

Ecco le dichiarazioni di Scaroni: “Dopo tre anni di duro lavoro siamo approdati a una soluzione che il Comune e in particolare il sindaco ha fatto sua – ammette il presidente Il referendum è un tema che riguarda l’amministrazione. Per noi il discorso è molto semplice. Se Milan e Inter vogliono competere in Europa con squadre che incassano tre volte quello che incassiamo noi, il nuovo stadio è un’esigenza primaria.

Ma a questo punto non ci poniamo più il problema perché riteniamo che la decisione sia stata presa. Di fronte a un rifiuto avremmo ragionato su soluzioni diverse​. Per noi è fondamentale avere una certezza sui tempi. Più passano gli anni e più i nostri club diventano meno competitivi. Dobbiamo avere la certezza di poter fare i lavori entro una determinata data”.


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San Siro iconico

Pronti a cambiar città – “Per noi l’impianto è così importante che se non avessimo avuto questa possibilità saremo andati a fare lo stadio fuori Milano. Il nuovo stadio è una necessità vitale. San Siro è iconico perché ci sono Milan e Inter. L’essere iconico deriva dalla presenza di due grandi squadre e non perché sia bellissimo o unico al mondo. L’iconicità continuerà nel nuovo stadio”.

Ristrutturare San Siro – “Non avrebbe garantito né la capienza necessaria e si scendeva sotto i 60 mila posti, né l’aumento dei ricavi grazie alle zone di accoglienza. Stiamo rivedendo i due progetti per vedere che cosa vuol dire vestigia: potrebbe essere una torre, un pezzo di curva…lo stiamo guardando”.

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