Il Codacons si è espresso in modo netto sull’inchiesta plusvalenze che sta riguardando la Juventus, ma non solo.
La Procura di Torino sta indagando la Juventus per ipotesi di reato come falso in bilancio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tutto è legato alla presenza nei bilanci di plusvalenze e compensi agli agenti che hanno destato sospetti.
L’inchiesta riguarda i bilanci delle scorse tre stagioni, nei quali la Juventus ha realizzato la bellezza di 282 milioni di euro di plusvalenze. Diversi cartellini sono stati iscritti con valutazioni che appaiono maggiorate proprio per aiutare a tenere in equilibrio i conti. La Procura di Torino deve dimostrare che c’è un comportamento fraudolento e il club bianconero farà di tutto per difendersi.
Juventus, caso plusvalenza: parla il Codacons
Marco Donzelli, presidente del Codacons, ha preso posizione ufficialmente sulla vicenda che coinvolge la Juventus:
“L’impianto accusatorio è molto grave e getta una luce sinistra sugli ultimi campionati di calcio. Se la Juventus dovesse essersi illegittimamente avvantaggiata sui club rivali con operazioni di questo tipo allora verrebbe meno la regolarità degli ultimi campionati di calcio e, come conseguenza, la Federazione e l’Authority per la concorrenza del mercato dovranno intervenire e sanzionare i responsabili. Aldilà delle responsabilità individuali, il club non potrà andare esente da punizione”.
“Per questo e a tutela di migliaia di tifosi presenteremo un esposto all’Antitrust ed alla Procura Federale chiedendo la retrocessione del club bianconero in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti vinti con l’ombra di queste operazioni potenzialmente illecite“.