Oltre alla Juventus, altre cinque società di Serie A coinvolte nell’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie a bilancio.
In Italia sono finalmente diventate oggetti di indagini accurate alcune operazioni di calciomercato che in questi anni sono state messe a bilancio con valutazioni sicuramente discutibili. È il caso delle note plusvalenze “gonfiate”.
Abbiamo assistito ad alcuni affari con prezzi dei cartellini che hanno non poco sorpreso. Giocatori semi-sconosciuti valutati diversi milioni di euro e scambiati tra club che ne hanno beneficiato per cercare di tenere in equilibrio i conti. Alcuni trasferimenti hanno riguardato anche nomi importanti e ci sono delle indagini in corso che devono appurare se sia tutto regolare oppure no.
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Inchiesta plusvalenza, Juventus e altre società coinvolte
Nella lente di ingrandimento sono finite le ultime tre stagioni. La Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” ha messo nel mirino diverse operazioni di calciomercato effettuate dalla Juventus e che hanno permesso al club di mettere a bilancio plusvalenze notevoli. La Guardia di Finanza è stata presso le sedi bianconeri per acquisire documentazioni. Sono indagati Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e altri tre tra dirigenti ed ex.
Cosa rischia la Juventus? Il Corriere della Sport spiega che c’è un doppio binario da seguire:
- i reati di falso in bilancio e false fatturazioni, disciplinati dagli articoli 2621 e 2622 del Codice Civile e del decreto legislativo 74/2000 che prevedono livelli di pena specifici a seconda della gravità;
- la giustizia sportiva, con l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva (commi 1 e 2) che regola la questione e possono portare, anche qui a seconda della rilevanza del reato, ad ammende, punti di penalizzazione o esclusione dal campionato;
Lo stesso CorSport fa comunque presente che in Serie A non c’è solamente la Juventus coinvolta nell’inchiesta sulle plusvalenze sospette. Anche Napoli, Roma, Atalanta, Genoa e Sampdoria sono nel mirino. La Covisoc, organismo di controllo sulle società di calcio, ha segnalato alla Procura della FIGC vari affari di mercato degli ultimi anni.